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Garlasco: il Baby Tonfa che può aver colpito Chiara Poggi, Andrea Sempio e il Krav Maga

28 Ottobre 2025 - 05:55 Alessandro D’Amato
garlasco baby tonfa chiara poggi andrea sempio krav maga
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Uno strumento per la difesa personale compatibile con la ferita alla tempia della vittima. E la coincidenza con il sistema di combattimento praticato dall'indagato. Che è stato anche insegnante della disciplina. Ma dopo Garlasco

Un Baby Tonfa ha colpito Chiara Poggi nel villino di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007? Mentre l’anatomopatologa Cristina Cattaneo sta lavorando alla consulenza per la procura che accusa Andrea Sempio, Luisa Regimenti, docente di Medicina Legale presso l’Università di Roma Tor Vergata, dice che l’arma è compatibile con un foro trovato sulla tempia del cadavere durante l’autopsia. Il Baby Tonfa, scrive oggi Il Tempo, sarebbe usato dai cultori del Krav Maga. Ovvero il sistema di combattimento per difesa personale praticato da Sempio.

Chiara Poggi, il Baby Tonfa e Garlasco

Il Baby Tonfa consente l’applicazione su un punto di pressione. Mentre il taglio simmetrico delle palpebre di Chiara è stato eseguito con una lama molto affilata. Per quel foro sulla tempia si era ipotizzato l’uso di un punteruolo o una lama appuntita. «In questi mesi mi sono interrogata a lungo per capire cosa avesse provocato quel foro sulla tempia della povera Chiara. Le caratteristiche della lesione, poco profonda e rotondeggiante, mi hanno spinto ad approfondire», spiega Regimenti a Rita Cavallaro. «Così ho osservato le abitudini dell’unico indagato per il delitto di Garlasco, Andrea Sempio, e sono stata molto incuriosita dal fatto che praticasse il Krav Maga». Sempio è stato anche insegnante della disciplina.

Andrea Sempio e il Krav Maga

Il Krav Maga è nato per reagire alle aggressioni antisemite nelle comunità ebraiche intorno agli anni Trenta del secolo scorso. La sua progettazione consente di affrontare aggressioni sfruttando tattiche per mettere ko un avversario il più velocemente possibile. E mirando a punti vulnerabili. «Quando ho visto il Baby Tonfa, un piccolo oggetto metallico appuntito e dai contorni tondeggianti, non ho avuto più dubbi: c’è una perfetta compatibilità con la lesione nella regione temporale della povera Chiara», sostiene Regimenti.

Cos’è un Baby Tonfa

Il Baby Tonfa è uno strumento per la difesa personale grande quanto un portachiavi. Si tratta di un’evoluzione del kubotan sviluppata in Israele. Di solito è di plastica. Si vende normalmente su Amazon per una ventina di euro. Non fa parte degli oggetti vietati dal TULPS. Il possesso e l’utilizzo sono legali in Italia. Viene pubblicizzato anche in alcuni siti che si occupano di Krav Maga. Intanto Armando Palmegiani, consulente della difesa di Sempio, dice che le misurazioni sul corpo del suo assistito non funzioneranno: «Credo che sarà difficile poter arrivare a un dato certo».

Le misurazioni del corpo di Sempio

Perché, è il ragionamento del consulente con il Quotidiano Nazionale, Sempio è ormai un uomo di 37 anni. Nel 2007 era un ragazzo 19enne. Se Dna e impronte restano dati immutati, le dimensioni del corpo possono invece cambiare, e non di poco, in un arco di tempo così ampio. Ma soprattutto, dice l’articolo, all’epoca Sempio non praticava arti marziali. E quindi nemmeno il Krav Maga. «In effetti in 18 anni cambiano il peso e la corporatura di una persona. Però in realtà non sappiamo qual è il fine di queste misurazioni: è una cosa che non conosciamo, che mi rende difficile rispondere. L’ho detto subito venerdì scorso, all’uscita dall’Istituto di medicina legale, e lo ripeto ancora: non ci è dato sapere come queste misurazioni verranno utilizzate», sostiene Palmegiani.

La nuova Bpa

L’ipotesi più probabile è che le misurazioni servano a collocare la figura di Sempio sulla scena del crimine, come ipotizzato dalla nuova Bpa, l’analisi delle tracce del sangue. E per ipotizzare per esempio la posizione del corpo quando, secondo l’accusa, si è appoggiato al muro della scala lasciando l’impronta palmare numero 33. Anche se secondo Palmegiani questa «non è caratterizzante, non è attribuibile, sono troppo pochi gli elementi della traccia. Per la Bpa, la consulenza della procura è un atto ancora secretato, non in nostro possesso».

Le proporzioni

«C’è da considerare l’aspetto della tolleranza, per un ragazzo alto nella media, che ha un piede nella media. Un conto è se si ha un indagato alto un metro e 90 o al contrario un metro e 60, ma con una struttura media, se non abbiamo dati estremi e ci si trova, appunto, nella media, è difficile trovare una corrispondenza che faccia emergere un dato certo. Credo che sarà difficile. Ma vedremo, quando sapremo cosa vogliono fare con queste misurazioni», conclude l’esperto. Intanto il deposito almeno di una parte della consulenza proprio dell’antropologa Cattaneo sarebbe imminente.

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