Scontro aperto tra Ranucci e Ghiglia. Per Report il membro del Garante ha ricevuto i ricorsi da Sangiuliano, lui ammette ma assicura: «Nessuna corsia preferenziale»

È ormai incandescente la situazione tra Report e Agostino Ghiglia, il consigliere in area FdI del Garante della Privacy che ha visitato la sede del partito di Giorgia Meloni il giorno prima della multa da 150mila euro comminata dalla Authority alla Rai. La sanzione era legata alla trasmissione in diretta nel programma di Sigfrido Ranucci di un dialogo privato tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini sul caso Maria Rosaria Boccia. A quella scelta della trasmissione d’inchiesta erano seguite due querele e, stando alle anticipazioni di Report, un contatto diretto tra Sangiuliano e lo stesso Ghiglia, che avrebbe in seguito ottenuto l’inserimento dei due reclami tra quelli urgenti da trattare. Il membro dell’Autorità ha ammesso di aver ricevuto il messaggio, negando però ogni favoritismo: «La multa ci ha messo un anno ad arrivare. Se avessi fatto pressioni, sarei davvero uno sfigato…».
Le anticipazioni di Report e il messaggio di Sangiuliano
È stata la trasmissione di Sigfrido Ranucci, sui suoi canali social, ad anticipare parte della trasmissione di domenica. Il 13 ottobre 2024, Sangiuliano avrebbe infatti scritto un messaggio a Ghiglia: «Buona domenica caro Agostino, non chiediamo alcun trattamento di favore ma solo i diritti di ogni cittadino», si legge nella frase in allegato ai due reclami contro la trasmissione Rai. «Ghiglia coinvolge d’urgenza un componente della sua segreteria, Cristiana Luciani, moglie di Luca Sbardella, deputato di FdI in commissione di Vigilanza Rai. I due reclami vengono inseriti tra le attività urgenti da trattare», spiega nella sua anticipazione Report. La stessa Luciani, intercettata dai giornalisti della trasmissione, ha allontanato l’accusa di aver messo in atto trattamenti di favore: «Lavoro all’Autorità da quindici anni. Io mi meraviglio, queste sono cose molto gravi che vengono dette».
La difesa di Ghiglia: «Nessuna corsia preferenziale»
Intervistato da Repubblica e Ansa, Agostino Ghiglia ha ammesso di aver ricevuto il messaggio di Sangiuliano: «Mi ha scritto per inoltrarmi il ricorso già presentato al Garante, ma non c’è stata alcuna corsia preferenziale né ho fatto alcun tipo di pressione. Se l’avessi fatta sarei davvero uno sfigato, visto che la decisione è arrivata dopo più di un anno…». Per il membro dell’Authority, quella di Sangiuliano non è stata una richiesta arrivata dall’alto: «Si è trattato soltanto di un’indicazione, direi di un dato di cronaca. È noto che io abbia un passato di militanza politica, ma è altrettanto noto che sono un uomo indipendente con un caratteraccio, tetragono». Il suo voto in favore della sanzione alla Rai, ha poi specificato, «non è nemmeno stato decisivo».
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Il botta e risposta con Ranucci: «Ci abbiamo messo un anno»
La decisione di metterlo tra i reclami urgenti sarebbe stata spinta da una semplice necessità: «Il provvedimento rischiava di scadere, sono tutte cose che posso documentare». Tra i principali argomenti portati da Ghiglio per screditare le accuse, c’è quello della tempistica: «Il ricorso è del 13 ottobre 2024. La decisione del 23 ottobre 2025. È passato più di un anno. Ci abbiamo messo gli stessi tempi tecnici di tutti gli altri casi. È stato deciso un ordine cronologico: che favoritismo avrei fatto?». A rispondergli – a distanza – è lo stesso Ranucci: «Il fatto che abbiano impiegato un anno per approvare la delibera non significa nulla, perché la maggior parte delle decisioni arrivano molto più tardi e molte di normali cittadini ci risulta che non vengano neppure prese in considerazione».
Ghiglia, la sfida a Report e la battuta sulla denuncia per pedinamento
Agostino Ghiglia chiude la sua difesa dalla «invereconda gogna mediatica a cui mi trovo esposto» con una sfida diretta al conduttore di Report: «Accetto la proposta del dottor Ranucci a “metterci la faccia”, a patto che anche lui sia disposto a metterci la sua e di poter avere un confronto in diretta con lui, con la garanzia dell’arbitraggio di un giornalista indipendente di gradimento della Rai». Una sfida che Ranucci ha ignorato con poche parole: «È una scusa a cui si appellano tutti quelli che non vogliono rispondere alle nostre domande». Per Ghiglia rimane comunque aperta la possibilità di una denuncia relativa al presunto pedinamento subito il 22 ottobre scorso, quando è stato ripreso nella sede romana di Fratelli d’Italia: «Sto ancora riflettendo, ma solo perché mi toccherebbe pagare due avvocati: il mio e quello di Report con il mio canone».
