Manildo, il candidato del centrosinistra in Veneto: «I sondaggi non ci scoraggiano, con Zaia la regione era “di uno solo”» – L’intervista
Per Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra in Veneto, una regione che resta la roccaforte della Lega, la campagna elettorale è tutta in salita. Ma è impossibile? «No, anzi, è una sfida molto entusiasmante – spiega in un’intervista ad Open – Il Veneto ha voglia di voltare pagina, e togliere le incrostazioni che si sono create». Classe 69′, avvocato civilista ed ex sindaco di Treviso, Manildo – che è da sempre legato al Partito democratico – si sfiderà alle urne con il suo diretto avversario, Alberto Stefani, il frontman del centrodestra compatto. E diretto successore di Luca Zaia.
Aldilà dei sondaggi: «Affrontiamo la sfida con ambizione»
Per molti, l’esito di questa battaglia è già scritto. A parlare sono anche i sondaggi che danno Stefani per favorito. Ma Giovanni Manildo non si lascia scoraggiare: «Affrontiamo questa sfida con ambizione e concretezza. Questo va oltre i sondaggi: è una questione di empatia», spiega il candidato del centrosinistra. Manildo punta sulla costruzione di una visione “diversa” del Veneto: «Prima – osserva, riferendosi ai mandati di Luca Zaia – il Veneto era di uno solo. Molto personalizzato. Ora deve tornare a essere un Veneto di tutti». Tra una domanda e l’altra, il dem racconta i punti su cui sta concentrando la sua campagna elettorale: «La priorità? I giovani».
