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Calabria, la giunta di Occhiuto impantanata perché non si trovano nomi femminili da inserire nella squadra

31 Ottobre 2025 - 21:15 Sofia Spagnoli
Occhiuto
Occhiuto
«Siamo in alto mare» è la sintesi offerta da un politico calabrese. Diversi i nodi da sciogliere. Ma avvertono: «Entro la settimana prossima la squadra sarà definita»

I corridoi di Montecitorio, si sa, sono un via vai continuo di volti nuovi. Ma ogni tanto riappaiono anche facce che non si vedevano da un po’. In questi giorni, tra i palazzi della Camera, i più attenti hanno subito notato due presenze “familiari”: Roberto Occhiuto e Francesco Acquaroli, ex deputati, entrambi appena rieletti per un secondo mandato nelle rispettive regioni, Calabria e Marche. E cosa ci facevano alla Camera, tra i vecchi colleghi, i due ex candidati di punta del centrodestra di questa ultima tornata di Regionali? Quanto a Occhiuto, è rientrato a Montecitorio per definire la sua squadra di governo, perché ci sono ancora due nodi da sciogliere prima di entrare nel vivo del mandato. Il primo: a quale partito spetta la presidenza del Consiglio regionale? E qui la maretta è tra Lega e Forza Italia. Il secondo dilemma riguarda invece la composizione della giunta, dove il problema è la rappresentanza di genere: al momento non ci sono abbastanza nomi femminili. «Siamo in alto mare» è la sintesi offerta da un politico calabrese. Ma «entro la settimana prossima» la squadra sarà definita, avvertono.

Nessuna donna tra i nomi della Lega e di Fratelli d’Italia

È tutto un via vai di telefonate, incontri e trattative per trovare una sintesi in questi ultimi giorni. Il primo nodo, come si diceva, riguarda proprio la composizione della giunta, e in particolare la rappresentanza di genere: mancano nomi femminili da poter candidare come assessori. Su una giunta composta da almeno sette membri, infatti, due dovranno essere donne. Come anticipato dalla Gazzetta del Sud, in Forza Italia il nodo potrebbe essere in parte sciolto con la candidatura di Pasqualina Storace, consigliera regionale e presidente della Commissione sanità, servizi sociali, culturali e formativi, o di Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore, presidente della Provincia di Cosenza e dell’Anci Calabria. Ma né Lega né Fratelli d’Italia, nel ventaglio di nomi presentato per la nuova giunta, hanno indicato una figura femminile. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere proprio Noi Moderati a sbloccare l’impasse, proponendo il nome di una donna. Altri, invece, sostengono che il partito di Maurizio Lupi punti ad assicurarsi un posto in giunta con Pino Galati. Insomma, il cerchio è tutt’altro che chiuso.

La divisione degli assessorati

Quanto alla spartizione degli assessorati tra i partiti della maggioranza di centrodestra, la partita è ancora aperta ma un primo schema sembra ormai delineato: due assessorati dovrebbero andare a Fratelli d’Italia, uno alla Lega – che conta tre consiglieri regionali – almeno due a Forza Italia e uno a Noi Moderati. Resta da capire se, nei prossimi giorni, gli equilibri interni e le trattative tra i partiti porteranno ad aggiustamenti o a un ulteriore riequilibrio delle deleghe.

A chi va la presidenza del Consiglio regionale?

E poi resta aperta la partita per la presidenza del Consiglio regionale: la Lega punta alla riconferma di Filippo Mancuso, già presidente nello scorso mandato, anche se non si esclude un suo possibile ingresso in giunta. Una situazione ancora tutta da definire. Ma quella poltrona fa gola anche a Forza Italia: il coordinatore regionale Francesco Cannizzaro spinge infatti per Salvatore Cirillo, consigliere regionale calabrese.

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