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Cori fascisti nella sede dei giovani di FdI a Parma, la procura apre un fascicolo: «Ancora nessun indagato». I dem: «Meloni condanna? Poche speranze» – Il video

31 Ottobre 2025 - 16:16 Ugo Milano
Al momento si tratta di un modello 45, cioè un procedimento conoscitivo senza ipotesi di reato. Il sindaco Guerra: «Non accettiamo questa propaganda squallida»

La Procura di Parma ha aperto un fascicolo sul caso dei presunti cori di matrice fascista intonati nella sede cittadina di Fratelli d’Italia. Al momento si tratta di un modello 45, ossia un procedimento conoscitivo senza ipotesi di reato né persone iscritte nel registro degli indagati. Il procuratore capo Alfonso D’Avino ha spiegato che l’iniziativa è nata sulla base delle notizie circolate sulla stampa e che la Digos è al lavoro per verificare la fondatezza dei fatti e valutare se possano configurare un illecito. Solo dopo questa fase preliminare, ha precisato il magistrato, si potrà decidere se aprire un’indagine formale.

Il video del coro fascista

«Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man». E se non fossero bastate queste parole per capire la matrice di questo coro, i giovani della sede parmigiana di Fratelli d’Italia ci aggiungono un bel: «Duce, duce, duce». Il video, girato di nascosto nelle strade del centro di Parma, è già diventato virale sui social. «Parma non accetterà né ora né mai squallida propaganda di un tempo passato e orrendo», è la dura condanna del sindaco Michele Guerra.

La canzone per la marcia su Roma e la condanna del sindaco

Secondo le prime ricostruzioni, il video sarebbe stato girato da un passante la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. Probabilmente per celebrare la memoria del colpo di mano di Benito Mussolini, tre giovani appena fuori dalla sede di FdI intonano il coro «Me ne frego». La condanna del sindaco della città, Michele Guerra, non si è fatta attendere: «I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagandano nella sede di Fratelli d’Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi. Parma non accetterà né ora né mai squallida propaganda di un tempo passato e orrendo. Non lo ha fatto da 80 anni a questa parte, non lo farà nemmeno adesso».

La nota di Gioventù Nazionale: «Commissariamento a Parma»

«In accordo con i vertici nazionali del movimento, si é proceduto al commissariamento immediato della federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma per motivi di incompatibilità politica», ha fatto sapere il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna. «Si procederà quanto prima alla nomina di un commissario». 

Le critiche dei dem: «Questo erano e rimangono. Meloni condannerà? Poche speranze»

«Nulla di nuovo. Qui e ovunque la base di Fratelli d’Italia è questa», sono state invece le parole del segretario del Pd di Parma Francesco De Vanna. «Valori e metodi sono perfettamente allineati alla cultura fascista. Nonostante gli sforzi della Presidente del Consiglio per mascherare questa ideologia “retrò” e strizzare l’occhio ai moderati, questo erano e questo rimangono. Noi lo sappiamo e non abbassiamo la guardia. Li conosciamo, li combatteremo». Parole simili anche da Luigi Tosiani, segretario emiliano del partito: «Proviamo vergogna e sdegno pensando ai valori della nostra Emilia-Romagna, a chi ha combattuto ed è morto per liberare il nostro Paese. Chissà se la Presidente Meloni questa volta condannerà le azioni della migliore gioventù italiana. Abbiamo poche speranze al riguardo».

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