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Emanuele Pozzolo condannato per lo sparo a Capodanno, per il deputato ex FdI un anno e tre mesi per porto abusivo d’arma

31 Ottobre 2025 - 18:09 Ugo Milano
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Arriva la sentenza sulla sparatoria accidentale alla festa di Capodanno nella sede della Pro Loco di Rosazza. Quella sera fu colpito e ferito Luca Campana, parente di un componente della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedeve

Emanuele Pozzolo è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione per il caso degli spari la notte di Capodanno 2024 a Rosazza, in provincia di Biella. Il deputato ex FdI oggi nel gruppo misto è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione, pena sospesa per la condizionale. L’accusa per lui era di porto abusivo di arma da collezione. Il deputato vercellese è stato invece assolto per il possesso di munizioni di guerra. Il deputato quella sera deteneva illegalmente una mini pistola North American Arms. Il Tribunale di Biella lo ha invece assolto dall’accusa di porto di munizionamento a espansione «perché il fatto non sussiste».

La condanna per porto abusivo di arma da collezione

Un anno e tre mesi di reclusione, con pena sospesa, per porto abusivo d’arma da collezione. È la decisione del tribunale di Biella per Emanuele Pozzolo, oggi deputato nel gruppo misto dopo l’espulsione a maggio da quello di Fratelli d’Italia. La sentenza arriva a conclusione del processo sullo sparo di Capodanno 2024 alla Pro Loco di Rosazza. Quella sera un colpo partito dal suo mini-revolver North American Arms ferì Luca Campana. Il giudice ha riconosciuto la responsabilità del parlamentare per il porto illegale della pistola, ma lo ha assolto dall’accusa di detenzione di munizioni da guerra, con la formula «perché il fatto non sussiste».

La pena ridotta

Il pubblico ministero Paola Francesca Ranieri aveva chiesto un anno e sei mesi di reclusione, ma la pena è stata ridotta. Pozzolo, che aveva da poco ottenuto una licenza di porto d’armi per difesa personale, aveva portato con sé l’arma registrata invece come pezzo da collezione, e quindi non utilizzabile fuori dall’abitazione. In aula il deputato ha spiegato di aver acquistato le munizioni in armeria, negando che si trattasse di proiettili da guerra.

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