Col fucile in mano contro il sindaco di Roma: «Hai buttato giù casa mia, ora tocca a te». Chi è Silvio Hilic, indagato per le minacce a Gualtieri

Un video sui social, un fucile in mano e parole di minaccia dirette al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «Mi hai buttato giù casa, ora tocca a te». L’intimidazione è firmata da Silvio Hilic, conosciuto online come Silvio Silvietto, uno dei residenti di via Arzachena a Rocca Cencia, quartiere della periferia est della Capitale. Il post, rilanciato da Repubblica, è arrivato pochi giorni dopo la demolizione della sua villa abusiva, parte di un’operazione del Comune contro gli immobili legati al clan sinti Komarov-Hilicic, considerato vicino ai Casamonica. Nel filmato Hilic appare con abiti scuri e un cappellino rosso, mentre imbraccia un’arma da guerra.
Le parole di Silvio Hilic nel video di intimidazione
«Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Lo Stato non mi fa paura», scrive. Non è un semplice “leone da tastiera”: il giovane, noto alle forze dell’ordine con diversi alias, è cresciuto in quell’abitazione occupata da oltre vent’anni e al centro di indagini per abusivismo e attività criminali. La Procura di Tivoli ha aperto un’indagine per minacce e detenzione illegale di armi. Tre giorni prima del video, le forze dell’ordine avevano sgomberato e demolito due villette a Rocca Cencia, trovando statue, palme e arredi in stile rococò. Durante l’intervento erano state identificate 33 persone appartenenti alle famiglie Komarov e Hilicic. Dopo lo sgombero, sui social erano apparsi numerosi post di protesta, poi sfociati nel messaggio di Hilic contro Gualtieri.
Le parole dei dem: «Siamo vicini a Gualtieri»
La vicenda ha suscitato solidarietà bipartisan. La segretaria del Pd Elly Schlein ha espresso vicinanza «al sindaco e alla sua famiglia», mentre l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi ha parlato di «un gesto vile che non scalfisce la determinazione delle istituzioni». Duro anche il presidente del VI Municipio Nicola Franco, che ha ricordato come «quei clan abbiano spadroneggiato per anni, ma ora lo Stato reagisce unito».
La risposta del sindaco Gualtieri
In serata è arrivata la replica di Roberto Gualtieri: «Le minacce non cambiano di una virgola il nostro impegno contro le mafie. Continueremo a restituire ai cittadini gli spazi occupati dalla criminalità e a rendere Roma una città più sicura e più giusta», ha spiegato in una nota.
