Anna Bettozzi alias Ana Bettz: l’ascesa e la caduta di Lady Petrolio

Anna Bettozzi è di nuovo nei guai. Lady Petrolio, erede del petroliere Sergio Di Cesare, e prima ancora popstar con il nome di Ana Bettz, ha subito un sequestro da 106 milioni di euro. Bettz era stata arrestata nel 2021 nell’inchiesta PetrolMafie. Tra le accuse evasione fiscale, corruzione, riciclaggio e autoriciclaggio e, soprattutto, l’aggravante di aver agito al fine di agevolare (…) organizzazioni criminali di stampo mafioso. L’aggravante, ricorda oggi Il Fatto Quotidiano, è stata stabilita dalla sentenza di primo grado nel 2022 poi esclusa dalla Corte d’Appello nel 2023. E infine ripristinata, in via definitiva, dalla Corte di Cassazione a febbraio 2025, dopo la condanna in secondo grado a 11 anni e 6 mesi.
Anna Bettozzi alias Ana Bettz
Con lei sono stati condannati la figlia Virginia Di Cesare (8 anni), il nipote Filippo Maria Bettozzi (6 anni e 8 mesi) e l’altro figlio Roberto Strina (4 anni e 10 mesi). L’inchiesta riguarda la Maxpetroli SRL poi diventata Made Petrol Italia srl. Ereditata nel 2018 dal marito Sergio Di Cesare ma già in crisi da qualche anno con la malattia di lui. «Adesso Sergio è mancato e ha lasciato tutto alla moglie che sta pagando i debiti», ha detto l’amico Lele Mora. All’epoca Bettozzi era stata fermata dalla Guardia di Finanza a Ventimiglia su una Rolls Royce con 300 mila euro in contanti. Nel business con Bettozzi era entrato dal 2016 Alberto Coppola, ritenuto cugino di Antonio Moccia – componente dell’omonimo clan di camorra molto radicato nella Capitale – e Giuseppe Vivese, anche lui esponente del clan Moccia.
Le pompe bianche
Bettozzi crea le pompe bianche, i distributori di benzina senza marca che vendono carburante a prezzi stracciati. «Mp Italia ha immesso in consumo nel territorio nazionale milioni di litri di gasolio a un prezzo finale praticato alla pompa nettamente inferiore a quello praticato sul mercato legale», hanno scritto i magistrati. Tra il 2017 e il 2018 il volume d’affari di Mp si moltiplica di 20 volte, passando da 18,6 milioni a 367,7 milioni. Attraverso l’evasione sistematica di Iva e accise. Nel 2019 l’attore Gabriel Garko (estraneo all’inchiesta) presta il suo volto per una serie di spot Made Petrol Italia, ricevendo come compenso la cifra di 250 mila euro, di cui 150 mila in contanti.
La lavatrice
La holding Mp diventa lavatrice dei soldi della ‘ndrangheta. Ora è tutto sotto sequestro. Anche le case di Bettozzi. La villa sull’Appia Antica, del valore di 28 milioni di euro e la residenza in Costa Smeralda, con annesso parco da 5 mila metri quadri, da circa 70 milioni di euro. Bettozzi tra il 2007 e il 2008 partecipò anche ad alcune feste organizzate dall’ex premier. «Oggi non ho risposto quattro volte a Berlusconi… sono incazzata con lui…», diceva, intercettata, il primo marzo 2018. E poi una Bentley del 2018 da 42 mila euro, la Harley Davidson di Filippo, la Porsche Cayenne della figlia Virginia, vari appartamenti a Roma.
I sequestri
E poi un bracciale Bulgari, quattro orologi da donna (tre Rolex e un Patek Philippe), mobilio di pregio (specchiere, statue, consolle, tavoli) e varie società tra cui ristoranti, imprese agricole, aziende di security, organizzazione eventi e noleggio auto di lusso. Infine, una pinacoteca privata composta da 24 dipinti, tra cui spiccano un “Guerriero con Putto” del Guercino e un “San Francesco in Estasi” di Guido Reni.
