Marta Fascina e Berlusconi: «La riforma della giustizia è sua. Io vivo un lutto insuperabile»

Marta Fascina, 35 anni, parla oggi con Hoara Borselli de Il Giornale. La deputata di Forza Italia parla dopo l’approvazione della riforma della giustizia. Che per lei è un «passaggio storico» perché «elimina l’anomala commistione tra magistrati inquirenti e giudicanti che priva l’ordinamento di un giudice effettivamente terzo ed imparziale. Ed elimina l’esasperazione correntizia che continua a condizionare, nel Csm, nomine, promozioni e sanzioni». Questa è uan riforma «che è nel Dna di Forza Italia ed è parte del suo impegno politico da sempre. Silvio Berlusconi l’ha inclusa nei programmi elettorali di ogni elezione».
Berlusconi e la riforma della giustizia
Silvio, dice Fascina, «durante i suoi governi ha fatto di tutto per approvarla ma è stato bloccato da una magistratura ideologizzata e da alleati troppo timidi». E ne ha pagato le conseguenze: «È stato proprio a causa di una magistratura politicizzata che lui stesso ha subìto, sin dalla sua discesa in campo, una persecuzione giudiziaria senza precedenti. Che ha pagato soprattutto con la sua salute». Per questo la riforma «è stata inserita nel programma elettorale del centrodestra anche alle ultime elezioni politiche. Ed in forza di ciò l’attuale governo si è adoperato per l’approvazione».
Il governo
Fascina dice anche che «il fatto che siano tre governi di centrodestra, di cui i primi due a guida Berlusconi, a dominare la classifica dei governi più longevi, è motivo di orgoglio ma anche di riflessione. Vuol dire che il centrodestra che Silvio Berlusconi ha ideato e creato nel 1994 è una comunità politica coesa, unita, accomunata da valori e principi e da una simile visione della società». Mentre lei soffre ancora per la morte del Cavaliere: «Dopo la perdita del mio Silvio, vivo un lutto che non può essere superato. Una sofferenza troppo grande, profonda, lacerante per poterla definire o circoscrivere temporalmente. Vado avanti con la forza della fede e del ricordo dei momenti unici e meravigliosi trascorsi insieme, dei gesti, delle carezze, degli sguardi, degli abbracci. Porto con me il ricordo di aver amato, di amare ed essere amata da un uomo straordinario, dal cuore immenso».
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La conoscenza
Fascina dice che lei e Berlusconi si sono conosciuti «nel 2008, e quando ci siamo conosciuti è stato subito amore. Sono stati anni totalizzanti, vissuti intensamente, avvolti da un sentimento unico e travolgente. Sono stata amata in tutti i modi in cui una donna può essere amata». E adesso «avverto che oggi tra me e lui c’è un velo sottilissimo che ci divide ma non ci separa. Perché l’unico vero senso della vita è l’amore che in quanto tale è eterno. Io e Silvio, pur momentaneamente e fisicamente lontani, siamo eternamente uniti così come ci siamo promessi».
