Andrea potrebbe ancora diventare re del Regno Unito: quando e perché l’ex principe potrebbe ritrovarsi sul trono, nonostante il caso Epstein

Senza titoli o qualunque tipo di riconoscimento, cacciato di casa con un atto pubblico voluto e firmato da suo fratello a causa del suo coinvolgimento nello scandalo Epstein. Eppure l’ex principe Andrea può diventare re del Regno Unito. Più che di una possibilità, in realtà si tratta di una probabilità che rasenta lo 0%. Eppure dopo William e i tre figli, dopo Harry e i due figli, all’ottavo posto della linea di successione di re Carlo III c’è proprio Andrew Mountbatten Windsor.
Come funziona la linea di successione e chi può intervenire
La motivazione è presto servita. La corona viene posta sul capo di re e regine non per ragioni comportamentali o di attitudine, ma per sangue e lignaggio. Si va dal primogenito ai suoi figli e ai nipoti, per poi passare al secondogenito con relativa prole, e solo a quel punto si passa a fratelli e sorelle. In questo caso, però, il trono arriverebbe prima ad Andrea e poi ad Anna, dato che la parità di sesso nella successione è valida solo per chi è nato dopo il 2011 come stabilisce il Succession to the Crown Act. Quindi, in qualità di fratello dell’attuale re, Andrea ha tutto il diritto di vedere il suo nome in lizza per il trono. Gli unici che possono proibire all’ex duca di York di avere la benché remota possibilità di regnare sulla Gran Bretagna sono i parlamentari. Neanche lo stesso Andrea può tirarsi indietro: dovrebbe farsi incoronare e poi abdicare.
Il Parlamento e l’atto per cancellare Andrea dalla corsa al trono
È proprio da Westminster, in coordinamento con Downing Street dove abita il primo ministro Keir Starmer, che dovrebbe partire l’azione per escludere ufficialmente Andrea dalla linea di successione. Si tratta del cosiddetto Act of Parliament, che i deputati laburisti già stanno trascinando nel bel mezzo del dibattito pubblico: «Bisogna muoversi prima che sia troppo tardi, perché una immane e imprevedibile tragedia di famiglia potrebbe rimettere Andrea in gioco e addirittura farlo arrivare sul trono», ha detto il parlamentare Jon Trickett. Anche perché al momento risulta difficile credere che Harry, con i suoi due figli, rinunci al suo esilio autoimposto e dorato in California. Quindi, di fatto, Andrea siede come quinto in linea di successione alla corona. Al momento però Starmer ha allontanato la suggestione: «Non ci sono piani di cambiare la linea monarchica».
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Andrea, lo strappo della ex moglie Sarah e la fuga delle figlie
Intanto, se la linea diretta verso il trono non è cambiata, la vita di Andrea è stata stravolta dalla volontà di re Carlo III. Non solo per le crescenti pressioni riguardo alle indagini su Jeffrey Epstein, con numerosi politici che insistono perché lui si presenti sua sponte davanti agli inquirenti americani. Ma anche perché la sua quotidianità ne rimarrà completamente sfaldata. Via dal Royal Lodge in direzione Sandrigham, nel Norfolk, Andrea non verrà infatti seguito dalla ex moglie Sarah, anche lei coinvolta – sebbene con un ruolo molto marginale – nel caso del finanziere americano. Le due figlie della coppia, Beatrice ed Eugenia, sono invece da tempo fuori dal Regno Unito perché «mortificate» dalle figure genitoriali e non hanno intenzione di tornare. La seconda, tra l’altro, ha fondato e gestisce un ente benefico contro la schiavitù, in particolare contro quella sessuale. Le coincidenze è evidente che in questo caso non esistano.
