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Insegnanti a dieta per ordine del Comune: a pranzo solo un piatto di pasta e un frutto. E scattano le proteste

01 Novembre 2025 - 23:31 Gianluca Brambilla
scuola-mensa-dieta-insegnanti-san-giuliano
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La decisione del Comune di San Giuliano Milanese ha scatenato le proteste dei docenti, che chiedono al sindaco di fare un passo indietro

Un piatto di pasta (o di riso) e una porzione di frutta. Nulla di più. Sarà questo, d’ora in poi, il pranzo servito ai docenti delle scuole di San Giuliano Milanese che mangiano in mensa con i propri studenti. Una misura decisa dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di abbattere i costi, ma che ha scatenato la protesta del corpo insegnante.

La spiegazione del Comune

Il taglio, spiegano dal Comune, è stato motivato dalla necessità di ridurre la spesa pubblica in un momento di forte pressione sui bilanci. Ma per chi lavora nelle scuole si tratta di una misura insensata. «Ridurre il pasto agli insegnanti è una scelta anacronistica, che ci riporta indietro di decenni», commenta un professore delle scuole medie. I docenti parlano di una «dieta forzata» e accusano il sindaco di aver preso una decisione «vergognosa», che li umilia nel loro ruolo e li mette in imbarazzo di fronte agli alunni. «È svilente – racconta una maestra a Il Giorno – sedersi accanto ai bambini e non poter mangiare lo stesso pasto. Ci sentiamo trattati come cittadini di serie B».

La protesta dei docenti e l’incontro con il sindaco

Il Comune, spiega un’altra insegnante, «avrebbe dovuto convocare i dirigenti scolastici e Rsu, per discutere del problema e trovare una soluzione condivisa», ma così non è stato. Ieri, venerdì 31 ottobre, i docenti sono scesi in piazza per manifestare contro la decisione, sostenuti praticamente da tutti i sindacati di categoria — Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief – chiedendo il ripristino del pasto completo, comprensivo di secondo, contorno e pane. Una delegazione di insegnanti è stata ricevuta dal sindaco, Marco Segala, che ha aperto alla possibilità di un ripensamento: «Siamo disponibili a valutare una sospensione del provvedimento, ma serve un confronto serio per conciliare le esigenze di bilancio con quelle del personale scolastico».

Foto copertina: Pixabay/Conger Design

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