«Non mandate a scuola i bambini vestiti per Halloween», l’ordine dagli insegnanti che fa infuriare i genitori a Verona. La preside smentisce: «Nessun divieto»

[Aggiornamento del 4 novembre 2025: modificati il titolo e aggiunto l’ultimo paragrafo in seguito a rettifica pervenuta dalla dirigente]
Niente maschere, mantelli o trucchi spaventosi. Alla scuola primaria C. Zorzi di Parona, nel Veronese, Halloween quest’anno non si festeggia. La decisione, comunicata alla vigilia del 31 ottobre, arriva dalla nuova dirigente scolastica e ha subito acceso la protesta dei genitori. Nel messaggio inviato alle famiglie dagli insegnanti si legge: «I bambini non potranno venire a scuola vestiti o truccati a tema Halloween. Firmato: la dirigente». Un divieto che ha colto di sorpresa molti, abituati da anni a vedere i figli entrare in classe con un cappello da strega o una felpa con lo scheletro. La preside, arrivata quest’anno, avrebbe deciso senza un confronto con i genitori, interrompendo una consuetudine ormai consolidata.
L’indignazione dei genitori
«È una scelta comprensibile in una scuola cattolica, ma non in una pubblica come la nostra», ha commentato il padre di un alunno interpellato da Tgcom24. Un altro genitore si chiede se «chi si presenterà mascherato verrà rimandato a casa». Di fronte al crescente malumore, è intervenuto il Comune di Verona. L’assessora all’Istruzione Elisa La Paglia ha invitato a riportare calma e dialogo: «Ciò che emerge da questa vicenda è la mancanza di comunicazione – ha detto al Corriere del Veneto – È un peccato che i genitori si siano rivolti ai giornali invece di chiedere un incontro con la dirigente. Significa che manca la fiducia».
La smentita della dirigente scolastica
In seguito alla pubblicazione dell’articolo, la dirigente scolastica Linda Franchini ha smentito quanto riportato: «Mai la dirigente ha emesso circolari né dato indicazioni atte a vietare ai bambini della scuola C. Zorzi di Parona di truccarsi o vestirsi a tema Halloween».
