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«Non sapevo fosse il Louvre»: chi è “Doudou Cross Bitume”, uno degli arrestati per il colpo al museo. I precedenti e la fama online

05 Novembre 2025 - 19:06 Davide Aldrigo
louvre ladro Doudou Cross Bitume Niakate Abdoulaye
louvre ladro Doudou Cross Bitume Niakate Abdoulaye
Il 39enne era diventato famoso su YouTube per le sue impennate. Tassista abusivo e piccolo rapinatore, è andato a processo oggi per un altro reato

Il suo nome d’arte è «Doudou Cross Bitume» e fino a poco tempo fa era noto come «la leggenda del motocross», uno status confermato da un’ampia schiera di follower che seguivano le sue evoluzioni in motocicletta, esibite in numerosi video pubblicati da fine anni Duemila, su Youtube prima e su TikTok poi. Ma ora Niakate Abdoulaye sarà conosciuto anche per un altro motivo. Il 39enne di origine maliana è stato infatti arrestato con l’accusa di essere uno dei ladri che il 19 ottobre scorso hanno sottratto dal Louvre di Parigi gioielli della corona di Francia per un valore totale di 88 milioni di euro.

Le dichiarazioni dei due arrestati: «Non sapevamo che fosse il Louvre»

Doudou e l’algerino Ayed Ghelamallah, 34 anni, sono stati i primi due arrestati per il colpo al museo. Agli inquirenti avevano parzialmente ammesso la loro colpevolezza, sostenendo di aver agito su mandato di persone di cui non era in grado di rilevare l’identità. Peraltro, la fedina penale del motociclista non era affatto pulita, ma il reato più grave attribuitogli era una rapina con fucili finti in una bigiotteria. Niente quindi che potesse anticipare il colpo ben più sofisticato, quasi cinematografico, messo in atto al Louvre. Ma a stupire ancora di più gli inquirenti è stata l’apparente inconsapevolezza dei due, che hanno riferito di non sapere di essere al Louvre, ritenendo che il museo fosse solo l’edificio adiacente alla famosa piramide di Place du Carrousel. Inoltre, essendo domenica, i ladri pensavano che l’edificio fosse chiuso e non si aspettavano di trovare nessuno.

I complici nel furto al Louvre

Con la rapina del maggio 2014, il precedente più importante fra i 15 a suo carico, il maxi-furto al Louvre ha in comune soltanto gli scooter Yamaha T-Max a bordo dei quali i rapinatori sono fuggiti dopo il colpo. Ma gli inquirenti indagano su un altro collegamento: per la rapina alla bigiotteria Niakate Abdoulaye venne processato insieme a Slimane K., 37 anni, arrestato il 29 ottobre insieme alla compagna con l’accusa di essere il terzo membro della banda del Louvre. A questi si aggiungerebbe un altro complice, la persona che li aspettava fuori dal museo e che gli investigatori stanno ancora cercando.

Chi è Niakate Abdoulaye

Nato e cresciuto nel quartiere Landy di Aubervilliers, nel dipartimento della Seine Saint Denis, Niakate Abdoulaye, è figlio di un uomo maliano che ha avuto 23 figli da tre mogli. Sotto il nome d’arte di Doudou Cross Bitume, ha cominciato già da ragazzo a pubblicare video che lo ritraevano mentre correva in moto nel comune d’origine o in centro a Parigi, raccogliendo migliaia di visualizzazioni. Nel resto del tempo, Abdoulaye si è dedicato a piccoli lavori, a una saltuaria attività come tassista abusivo e a qualche reato minore. Proprio oggi, 5 novembre, è stato processato per il danneggiamento del commissariato di Aulnay dove era stato trattenuto nel 2019. Nel tempo anche la sua presenza sui social si è evoluta e oggi su TikTok, oltre alle moto, compaiono video che lo ritraggono in viaggio o mentre si allena al parco. I suoi numeri sono ancora lontani dalle centinaia di migliaia di views che faceva 15 anni fa, ma c’è da credere che ora conosceranno un’impennata. Proprio come quelle che l’avevano reso famoso molto prima di svaligiare il Louvre.

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