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TonyPitony, satira feroce e impeto d’artista vero: vi spieghiamo il fenomeno da milioni di stream

05 Novembre 2025 - 18:47 Gabriele Fazio
Il musicista comico siciliano che veste come Elvis è uno dei nuovi fenomeni della musica virale

Forse, e sarebbe logico, non tutti si ricordano di quando TonyPitony, era il 2020, si presentò ai provini di X Factor. Ebbe un’idea geniale: proporre una versione di Hallelujah con degli irresistibili scivoloni neomelodici. L’ironia colpì Mika, ma gli altri giudici, ai tempi Emma, Hell Raton e un inorridito Manuel Agnelli, nemmeno la capirono. La narrativa televisiva, specie quella di X Factor, spesso ci traduce certi personaggi come fenomeni da baraccone venuti fuori dalla più croccante provincia (in questo caso siciliana) e destinati a tornarci anche in fretta.

Non è questo ciò che il destino ha riservato a TonyPitony, che nell’ultimo periodo è riuscito a rimbalzare con tale agilità di bocca in bocca, che gli stream sulle varie piattaforme si sono fatti parecchio numerosi e i live quasi tutti sold out.

Quel che sappiamo di TonyPitony

Ecco la lista delle cose che sappiamo di TonyPitony: è siciliano, ha scoperto la musica da bambino e un giorno un animatore lo ha portato a registrare, come ha dichiarato in un’intervista a Fanpage, «Una sigla per i villaggi di un noto gruppo alberghiero in Italia», ma non si sa questa registrazione che fine abbia fatto. Si esibisce con una parrucca non troppo ben fatta da Elvis, con tanto di occhialoni e abito old style, come lo abbiamo visto a X Factor anni fa, ma, racconta in un’altra intervista a RockIt: «Non è un nascondiglio, ma uno strumento di rivelazione. Indossarla significa scegliere cosa mostrare, non nascondere chi si è. Lascia passare ciò che deve e trattiene ciò che è sacro e personale».

Fine, le informazioni personali, come quasi sempre quando parliamo di artisti “mascherati”, si ferma a strettissimo giro.

La musica di TonyPitony

L’Italia ha una serissima tradizione di musica comica, dagli Squallor agli Elio e le Storie Tese, la lista è lunga. TonyPitony si mette su quella scia, per i paragoni è troppo presto e comunque trattasi di operazione piuttosto inutile perché il contesto è drammaticamente rivoluzionato, ma c’è nettamente un filo conduttore comune ed è il pensiero artistico dietro la composizione.

La musica di TonyPitony è musica, vera, non il supporto per una serie di provocatorie oscenità per farci due becere risate e questo è probabilmente il motivo per cui brani come Culo, Striscia e Giovanni risultano così efficaci. Poi si, chiaro, il campionario di scorrettezze è infinito, infinitamente vario e infinitamente divertente; dall’omosessualità a una panoramica umanistica nella quale nessuno viene graziato, dai cinesi ai neri fino a chi è sovrappeso. Il tutto presentato, ed è la parte più interessante forse di questa storia, con uno stile musicale squisitamente satirico.

TonyPitony è certamente un musicista preparato che è riuscito in qualche modo a risolvere l’enigma della musica italiana: riconoscere il modus operandi in diversi ambiti della discografia e replicarlo con stupefacente scioltezza. In TonyPitony, l’omonimo disco della consacrazione, uscito lo scorso 25 aprile, troviamo diverse sfumature comiche di quei trend che tengono letteralmente in piedi il mercato. Dalla scrittura indie al nuovo cantautorato ipercool, sofisticato e rarefatto, ma che poi parla di un tale Giovanni, forse gay, con tanto di repertorio di vocabolario e cliché grossolani sull’omosessualità, eppure senza mai mettere in imbarazzo l’ascoltatore, senza quell’effetto cringe che fa sentire scomodi prima ancora che far ridere.

Il rapporto con l’indie

Così TonyPitony si è guadagnato accesso e successo nei più importanti templi dell’indie, senza ospitate televisive, senza nemmeno una spasmodiche campagne social, senza la necessità di vendere se stesso a favore di smartphone al grido di «Guardate quanto faccio ridere! Quanto sono maleducato! Quanto sono scorretto!».

Il successo del siciliano vive esclusivamente di passaparola, attraverso i canali dell’ei fu indie, guadagnando pubblico di live in live, una situazione che regge con straordinaria padronanza teatrale. TonyPitony al momento è il miglior artista da spedire oltre i limiti della nostra decenza, l’unico capace di farsi un giro e tornare da questa parte senza una macchia.

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