Abu Mazen incontra Mattarella: «Vogliamo vivere accanto a Israele, ora riconosca il nostro Stato». Poi va da Meloni a Palazzo Chigi – Il video
Nella giornata di oggi, prima Sergio Mattarella e poi Giorgia Meloni hanno ricevuto il presidente palestinese Mahmoud Abbas, conosciuto come Abu Mazen. Parlando della «grande amicizia che lega Palestina e Italia» il presidente della Repubblica ha accolto al Quirinale il leader mediorientale, al quale ha ribadito l’importanza anche per l’Italia di arrivare presto a una soluzione dei due Stati, che permetta alla Palestina di esistere accanto a Israele. Più tardi nel pomeriggio, è stato il turno della presidente del Consiglio, che attendeva Abu Mazen a Palazzo Chigi. Ieri il presidente palestinese aveva incontrato, sempre a Roma, Papa Leone XIV.
L’incontro tra Abu Mazen e Sergio Mattarella
Ricordando come l’Autorità nazionale palestinese (Anp), di cui Abu Mazen è a capo, sia «un interlocutore fondamentale per l’Italia e la comunità internazionale», il capo dello Stato ha ribadito il sostegno del nostro Paese alla soluzione dei due Stati. «Occorre procedere con grande concretezza per gli aiuti umanitari e la ricostruzione di Gaza e verso la creazione di due Stati nella regione. Questi obiettivi passano attraverso il disarmo di Hamas e il forte coinvolgimento dei Paesi arabi». Il presidente palestinese ha aggiunto che Hamas deve deporre le armi e che non avrà nessun ruolo nel futuro della Palestina perché non crede nella pace.
Abu Mazen: «Israele riconosca il nostro Stato»
Abu Mazen ha poi ricordato le priorità della Palestina: «Siamo contrari alla guerra, all’odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell’88 e nel 93, con gli accordi di Oslo, come Stato e come territorio, ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio». Entrambi i capi di Stato hanno quindi sottolineato gli ostacoli che ancora si frappongono alla pace in Medio Oriente. «Bisogna fare presto per evitare che chi non vuole la pace, in entrambi gli schieramenti, possa riorganizzarsi. È indispensabile assecondare il piano di pace di Sharm el-Sheikh, mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti. Le violenze allontanano la pace e la sicurezza per tutti, anche per Israele», ha ricordato Mattarella. Dal canto suo, Abu Mazen ha assicurato: «Una volta che avremmo raggiunto la pace, parleremo con tutti i Paesi arabi perché riconoscano lo Stato di Israele».
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L’incontro con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi
Dopo Mattarella, è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a ricevere il presidente dell’Autorità nazionale palestinese a Palazzo Chigi dove, all’ingresso principale, è stata esposta la bandiera della Palestina accanto a quelle dell’Italia e dell’Unione europea. I due leader si sono salutati con un abbraccio poi, dopo le foto di rito, hanno camminato lungo il tappeto rosso tenendosi sotto braccio per passare in rassegna il picchetto d’onore della Marina militare. Dopo circa un’ora di incontro, Abu Mazen ha lasciato Palazzo Chigi.
Nel corso del colloquio, fa sapere la presidenza del Consiglio, Meloni ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del piano di pace di Donald Trump, precisando che Hamas non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo palestinese. La premier ha ricordato l’impegno del suo esecutivo per l’assistenza umanitaria a Gaza e, in vista della conferenza che l’Egitto intende convocare, ha fatto sapere che l’Italia sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione della Striscia.
Foto copertina: ANSA/Francesco Ammendola | Il presidente dell’Anp Abu Mazen incontra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Roma, 7 novembre 2025
