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Addio al maestro Beppe Vessicchio. Morto a Roma a 69 anni

08 Novembre 2025 - 16:04 Stefania Carboni
vessicchio morto
vessicchio morto
Si è spento questo pomeriggio all'ospedale San Camillo di Roma, dove era arrivato a seguito di una polmonite interstiziale. I funerali in «forma strettamente privata»

Lutto nel mondo della musica italiana. È morto all’età di 69 anni il maestro Beppe Vessicchio. Il celebre direttore d’orchestra, arrangiatore e volto televisivo, si è spento questo pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma, dove era arrivato a seguito di una complicazione improvvisa. Lo apprende l’Adnkronos da fonti vicine al musicista.

Vessicchio, la causa del decesso: polmonite interstiziale

«Il Maestro Giuseppe Vessicchio è deceduto oggi in rianimazione all’A.O. San Camillo Forlanini a seguito di una polmonite interstiziale precipitata rapidamente. La famiglia chiede riserbo. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata», si legge nel bollettino ufficiale dell’ospedale. La sua ultima intervista è stata a Open, dove con noi commentò il caso di Beatrice Venezi.

«Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio»

Vessicchio è nato a Napoli il 17 marzo 1956. Diplomato in pianoforte, i primi passi è con gli artisti partenopei: Nino Buonocore, Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Lina Sastri. La svolta, nazionale, arriva negli anni Ottanta, con una lunga e fruttuosa collaborazione con Gino Paoli. Con lui nacquono brani come “Ti lascio una canzone”, “Cosa farò da grande” e “Una lunga storia d’amore”. Negli stessi anni è per poco tempo nel gruppo comico-musicale I Trettré, suonando chitarra e pianoforte. Ma quando il trio vira sul cabaret il maestro si dedica completamente alla musica. Il grande pubblico lo conosce dal 1990, quando appare per la prima volta al Festival di Sanremo. E da quel momento in poi è presenza fissa sul palco dell’Ariston. Nel 1994, 1997 e 1998 riceve il premio come miglior arrangiatore, nel 2000 la giuria presieduta da Luciano Pavarotti gli assegna un riconoscimento speciale. Quattro volte vincitore del Festival come direttore d’orchestra – con “Sentimento” degli Avion Travel (2000), “Per dire di no” di Alexia (2003), “Per tutte le volte” che di Valerio Scanu (2010) e “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni (2011). Ha diretto anche Mia Martini, Mango, Elio e le Storie Tese, Le Vibrazioni, Gianluca Grignani, Arisa, e tanti altri. Quando è tornato sul palco dell’Ariston la sua presenza è sempre stata molto attesa, richiesta e seguita dal grande pubblico.

Il cordoglio, Meloni: «Era casa, era Italia. Buon viaggio»

«Addio al Maestro Peppe Vessicchio. Un grande della musica italiana. Sanremo non sarà più lo stesso senza il suo sorriso. Una preghiera», ha scritto su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. «È un grande lutto per il mondo della musica. È un lutto per tutti noi, che colpisce i nostri ricordi comuni di tanti Sanremo in famiglia con la sua maestria e la sua simpatia a farci compagnia. Ciao Peppe Vessicchio», ha commentato su Facebook il leader del M5S Giuseppe Conte. «Ci lascia Beppe Vessicchio, celebre direttore d’orchestra e volto noto della televisione italiana. Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà. ‘Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio’ non era solo una frase: era casa, era Italia. Buon viaggio», ha scritto invece su X la premier Giorgia Meloni.

(in aggiornamento)

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