Ultime notizie Donald TrumpFranciaUcrainaZohran Mamdani
POLITICABenito MussoliniCommissione parlamentare antimafiaFdIGoverno MeloniRaiReportTvVideo

Foto con la statuetta del Duce, l’imbarazzo della presidente dell’Antimafia: «Ho fatto una str***ata. Mussolini? Non ho più simpatie» – Il video

09 Novembre 2025 - 13:42 Ugo Milano
La foto, scattata nel 2015, è emersa in un’inchiesta del programma Report. La deputata in passato aveva confezionato altri video e foto in ambienti di estrema destra

«Stiamo lavorando con nonno Benito per creare il nostro angolo di relax». Sopra una piccola statuetta di Benito Mussolini, in posa e sorridenti c’è Pamela Perricciolo, manager dell’agenzia Aicos per la gestione dei personaggi televisivi. Accanto a lei Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare Antimafia ed esponente di FdI. A scoprirla, nel profilo social della stessa Perricciolo con tag annesso a Colosimo, il programma d’inchiesta Report, che a questa storia dedicherà un servizio nella puntata di domenica 9 novembre. «Francamente ho fatto una strozzata», ha ammesso la politica al microfono della trasmissione. Poi ha ribadito: «Decisamente una stronzata».

L’imbarazzo di Colosimo e le «simpatie» per Mussolini

La foto è stata data in pasto ai social dieci anni fa, nel 2015, quando Chiara Colosimo aveva appena terminato una legislatura da consigliera regionale ed era stata candidata al Parlamento. Davanti alla foto, la presidente della commissione Antimafia è rimasta praticamente senza parole: «Mi dispiace moltissimo, perché io ho fatto il mio primo viaggio della memoria a scuola e da allora non ho mai avuto simpatie per Benito Mussolini. Credo che non gli si possano mai perdonare le leggi razziali», ha spiegato. «Sinceramente sono meravigliata anche di averla fatta perché non è nel mio stile, anzi, detto tra di noi sono sempre stata quella più esterna a queste cose».

I precedenti, dal video nella sede ex Msi e alla foto con Ciavardini

Non è però la prima volta che Chiara Colosimo viene pizzicata con simboli o persone vicine all’estrema destra. In un video girato nella sezione dell’ex Movimento sociale alla Garbatella, la politica di FdI compariva davanti a un gigantesco murales di Cornelio Codreanu, fondatore del gruppo terroristico fascista romeno Guardia di Ferro. Poi spuntò anche un suo scatto al fianco di Luigi Ciavardini, ex terrorista nero dei Nar tra i condannati in via definitiva per la strage di Bologna del 1980. In quell’occasione, i familiari delle vittime dell’attentato protestarono contro la sua nomina a presidente della commissione Antimafia. «Mi dispiace che quella foto sia stata letta come un’adesione alle sue idee, non è così», ha spiegato Chiara Colosimo. Che ha ribadito la sua lontananza da qualunque istanza di revisionismo riguardo al processo: «C’è una sentenza, punto. Non abbiamo nulla a che fare con episodi che condanniamo e condanneremo».

Il legame con lo zio Paolo e i suoi legami con mafia ed estrema destra

A far discutere è stato, ed è ancora, il rapporto con lo zio Paolo Colosimo, avvocato penalista condannato per una truffa da due miliardi di euro organizzata in collegamento con la ‘ndrangheta e con alcuni ambienti dell’estrema destra della Capitale. Chiara Colosimo ha sempre detto di aver preso le distanze dallo zio dal 2010, quando l’uomo venne arrestato. Secondo Report, invece, nel 2014 la deputata avrebbe fatto da tramite tra l’agenzia Aicors e lo studio legale dello zio: «Non ho mai fatto da intermediaria, avrò solo girato una mail. Io non ho mai incontrato mio zio», si è difesa. 

leggi anche