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La Russa sgrida Gattuso dopo Italia-Moldova: «Non voglio fare polemica, ma…». La strigliata sui cori al ct azzurro

14 Novembre 2025 - 17:48 Davide Aldrigo
ignazio la russa gennaro gattuso
ignazio la russa gennaro gattuso
Il ct si era lamentato per i cori durante la partita contro la Moldavia

«Non si può dire “vergogna” a uno spettatore che fischia». Il rimprovero al ct Gennaro Gattuso arriva direttamente dalla seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che durante un evento a Milano è tornato sullo sfogo del tecnico azzurro nel post partita di Italia-Moldavia. «Non voglio fare polemica – ha precisato La Russa -. Gattuso ha ragione quando dice che in vista della speranza di andare ai Mondiali dobbiamo unirci e sostenere la nazionale. Ma anche i fischi degli spettatori possono essere uno stimolo finché non sono violenti».

Le contestazioni durante Moldavia-Italia

Il riferimento è ai cori dei tifosi italiani che hanno seguito la nazionale nella trasferta di Chisinau. Nel corso della partita, a lungo bloccata sullo 0-0, dagli spalti è stato urlato ai calciatori di andare «a lavorare». Il rimprovero della tifoseria non è piaciuto a Gattuso, che ha giudicato «vergognoso» questo comportamento e ha difeso la squadra: «Gridare andate a lavorare è inaccettabile. Capirei se non ci fosse stato impegno, ma così è assurdo. C’erano 11 giocatori su 11 che non avevano mai giocato insieme, era logico che mancasse l’affiatamento. Ma accusarli di non essersi impegnati è scorretto». Evidentemente non è di questo avviso il presidente del Senato, che pur condividendo l’appello all’unità lanciato da Gattuso, ha ritenuto più che comprensibile la disapprovazione manifestata dai tifosi.

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