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Semaglutide e Ozempic: la moda semiclandestina delle punture per dimagrire

17 Novembre 2025 - 06:10 Alessandro D’Amato
ozempic semaglutide pillola diabete dimagrire
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In aumento del 78,7% le ricette bianche. Nonostante il costo che può arrivare a 300 euro al mese. I farmaci non possono essere prescritti a chi non ha patologie. Ma le regole vengono aggirate. Ecco come

Il semaglutide è una molecola in uso nel trattamento del diabete di tipo 2. Agisce come regolatore dell’appetito e del senso di fame: aumentando cioè le sensazioni di sazietà e diminuendo quelle dell’appetito. Oggi è usata per perdere peso. L’Aifa, l’anno scorso, ha registrato un più 78,7% sulla vendita con «ricetta bianca» degli analoghi del recettore GLP-1. Chi ha una patologia usa invece la ricetta rossa del Ssn. Perché il farmaco è costosissimo: per le iniezioni sottocutanee quotidiane o settimanali che fanno perdere l’appetito, servono dai 170 ai 300 euro al mese. La moda semiclandestina del semaglutide è alimentata dal fatto che questi farmaci non possono essere prescritti a chi non rientra tra i pazienti autorizzati.

Semaglutide e Ozempic

Ma, spiega oggi il Corriere della Sera, questo non ne ostacola il consumo. Anzi. Clemente Mastella ammette di aver preso semaglutide di prima generazione e che ora usa il Mounjaro, ma perché è diabetico: «Mi fa bene ed è stata l’opportunità per perdere venti chili in cinque, sei mesi». Anche la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo parlamentare Civici d’Italia – Noi moderati, prende il Mounjaro: «Sono insulino resistente, me l’hanno prescritto per quello, ma l’effetto secondario piacevole è che in un anno e mezzo ho perso 17 dei venti chili in più che avevo messo». Poi ci sono i vip. Oprah Winfrey ha detto che i nuovi farmaci sono «un dono». Elon Musk ha confessato di aver perso 13 chili.

La moda semiclandestina delle punture per dimagrire

La professoressa Annamaria Colao, prima endocrinologa d’Italia per l’Ad Scientific Index e in libreria col bestseller Sonzogno Il digiuno su misura, dice che «è una moda che si spiega con due fattori: il primo è che siamo una “società estetica” in cui il magro vince sul sovrappeso; il secondo è che si tratta di farmaci che agiscono bene sulla “fame edonica” quella che viene a persone molto impegnate e sotto pressione, che mangiano anche per compensare lo stress. Sono farmaci che tolgono la dipendenza da cibo, utili anche a chi si ritrova spesso a fare cene e cocktail di lavoro». In Italia, sempre il rapporto Aifa 2024 quantifica la spesa privata (non SSN) in 55,3 milioni di euro per la semaglutide e 13,4 milioni per la liraglutide. I dati non includono il Wegovy, semaglutide ad alto dosaggio, in commercio solo da metà 2024.

La vendita illegale di Ozempic

Le limitazioni alla prescrizione e i prezzi alti hanno scatenato la vendita illegale sul web. Spesso di prodotti che di GLP-1 non hanno nulla e sono dannosi. Come è successo pochi giorni fa a una 31nenne di Padova finita in coma dopo essersi iniettata un falso Ozempic. Teoricamente, la prescrizione riguarda soltanto i pazienti con obesità o sovrappeso con una comorbidità legata al peso (ipertensione, malattia cardiovascolare, alterazioni della glicemia). Alle persone con diabete di tipo 2 quando la metformina non è sufficiente o non è tollerata oppure ad alto rischio cardiovascolare, come chi ha già avuto infarto o ictus.

I rischi

Se una persona sana prende questi farmaci si assume un rischio. La stimolazione farmacologica può produrre ipoglicemia con sintomi come tremori, sudorazione, confusione, palpitazioni, perdita di coscienza. Mentre la perdita di peso può essere minima e con una quota non trascurabile di massa magra. Teoricamente si può perdere dal 15 al 25% in un anno e mezzo. Nelle prime settimane si osservano cali modesti. Il ritmo accelera nei primi 3-6 mesi fino a stabilizzarsi dopo un anno. Dipende poi dallo stile di vita: dieta ipocalorica e attività fisica sono parte integrante del percorso. Gli studi mostrano che interrompere la terapia porta a un recupero del peso. Tra gli effetti collaterali la nausea è il sintomo più frequente. Poi diarrea, stipsi, dolore addominale, mal di testa, affaticamento. Pancreatite e calcoli alla colecisti sono rari e si manifestano in chi perde peso rapidamente.

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