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Scontro tra Quirinale e il capogruppo di FdI Bignami: «Piano contro Meloni? Smentisca». Per il Colle è «ridicolo»

18 Novembre 2025 - 15:42 Ugo Milano
Galeazzo Bignami
Galeazzo Bignami
Dopo l’articolo di Maurizio Belpietro, in cui si ricostruisce il presunto piano politico di un consigliere di Mattarella contro la premier, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ha preteso una smentita dal Quirinale. La replica dura dal Colle e la conferma del direttore della Verità. In soccorso di Bignami è intervenuto anche il sottosegratrio alla presidenza del Consiglio Fazzolari

È scontro tra il Quirinale e Fratelli d’Italia, dopo l’articolo di Maurizio Belpietro su La Verità, in cui accusava Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di voler «fare lo sgambetto» a Giorgia Meloni. Uno scenario che ha scatenato la reazione del capogruppo FdI alla Camera, Galeazzo Bignami. Rivolgendosi al Quirinale ha chiesto di «smentire queste ricostruzioni». Immediata e dura la risposta del Quirinale: «Stupore, è un attacco che sconfina nel ridicolo».

La presunta “congiura Garofani” e la richiesta di Bignami

Secondo La Verità, alcuni dei più stretti collaboratori di Sergio Mattarella «esprimono giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di governo». In particolare Francesco Saverio Garofani avrebbe in mente di formare «coalizioni alternative come “una grande lista civica nazionale”, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Giorgia Meloni alle prossime elezioni politiche». E, anche per questo, la speranza è che avvenga un «provvidenziale scossone contro l’attuale governo». Proprio alla luce di queste presunte rivelazioni, Galeazzo Bignami si è rivolto al Quirinale: «Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto, dovendone diversamente dedurne la fondatezza».

La risposta del Quirinale: «Attacco ridicolo»

È la presidenza della Repubblica ad anticipare le polemiche delle opposizioni e chiudere la faccenda con una breve nota: «Al Quirinale si registra stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa, che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo».

Belpietro conferma tutto: «Ridicolo è silenziare dichiarazioni inquietanti»

Il botta e risposta, da morto qual era, è stato invece ripreso e riportato in vita dallo stesso Maurizio Belpietro: «Confermo parola per parola quanto pubblicato oggi dalla Verità», ha fatto sapere ribattendo al giudizio espresso dal Colle sul suo articolo. «Di ridicolo in questa vicenda c’è solo il maldestro tentativo di mettere il silenziatore a dichiarazioni inquietanti rilasciate da un consigliere del presidente della Repubblica».

La replica di Bignami: «Chiedo la smentita al consigliere, non al Quirinale»

«Abbiamo letto un articolo in cui vengono riportati fatti circostanziati – dice Bignami dopo la risposta del Quirinale – delle frasi e dei virgolettati attribuiti ad una persona e nel comunicato ho chiesto che quella persona smentisse». A chi gli fa notare la precisazione fatta dal Quirinale, Bignami risponde: «Non ci permettiamo minimamente di chiedere smentite, nessuno ha chiesto al Colle interventi, però rimane la domanda al consigliere». Poi aggiunge: «Noi abbiamo chiesto una smentita al Quirinale, nulla costa ad una persona come il consigliere Garofani dire ‘smentisco’ è una parola sola».

Alla domanda su cosa dovrebbe smentire esattamente il consigliere di Mattarella, Bignami risponde: «C’è un singolo che ha fatto delle affermazioni secondo quello che dice un vostro collega, noi chiediamo: è vero o non è vero che hai fatto queste affermazioni’, non mi permetto di tirare in mezzo il Colle». A Bignami viene poi chiesto se si sia consultato con Giorgia Meloni prima dell’attacco al Quirinale. Il capogruppo si è limitato a dire: «Io uso la mia testa».

Cosa può succedere invece se non arriva alcuna smentita? Bignami spiega: «Non è che se non arriva la smentita facciamo l’Aventino, se non c’è la smentita ne prendiamo atto che è l’opinione di Garofani». Su un’ipotesi di dimissioni aggiunge: «Ma perchè dobbiamo chiedere le dimissioni?». Poi aggiunge: «Io non commento il Quirinale, di tutto quello che dice il Quirinale se ne fa tesoro, il Colle è al di sopra di ogni polemica, se dice una cosa sommessamente si recepisce, ma altrettanto sommessamente si aspetta la smentita di una persona, se non arriva ci mettiamo a piangere».

Il soccorso di Fazzolari: «Bignami chiede solo smentita di Garofani»

«Nè FdI né tanto meno Palazzo Chigi hanno mai dubitato della lealtà istituzionale del presidente Mattarella – ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari – con il quale il governo ha sempre interloquito con totale spirito di collaborazione, non da ultimo sugli importanti dossier internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente. Infatti Bignami non si è in alcun modo riferito al Quirinale né si è rivolto in modo irrispettoso al presidente della Repubblica ma ha semplicemente fatto notare che sarebbe stata opportuna una smentita del consigliere Garofani per le affermazioni a lui attribuite dal quotidiano La Verità. Smentita che avrebbero risolto sul nascere ogni tipo di polemica».