Il Guardian rivela: anche Noam Chomsky nei contatti di Epstein. La lettera dove definisce «esperienza di valore» i colloqui con lui

Anche Noam Chomsky era caduto nella rete di Jeffrey Epstein. A rivelarlo è il Guardian secondo cui il celebre filosofo e linguista ha avuto contatti più intensi di quanto finora sostenuto con il finanziere morto in carcere nel 2019 mentre era in attesa di processo per pedofilia e traffico sessuale. Per Chomsky è stata «una esperienza di grande valore» l’aver tenuto «contatti regolari» con Epstein, secondo quanto rivelato dai documenti pubblicati nei giorni scorsi dal Congresso degli Stati Uniti.
«Esperienza di grande valore»
Chomsky oggi ha 96 anni e vive in Brasile, dove è stato condotto dalla moglie Valeria Wasserman dopo aver subito un ictus nel 2023. Con Epstein parlava di tanti temi, tra cui la musica e potenziali vacanze insieme. In una lettera intitolata “To whom it may concern” (A chi di competenza”) il linguista fa riferimento al suo ruolo di ‘laureate professor’ presso l’Università dell’Arizona, incarico iniziato nel 2017, nove anni dopo che il finanziere si era dichiarato colpevole in Florida di adescamento alla prostituzione con una minorenne. «Ho incontrato Jeffrey Epstein circa sei anni fa», si legge nella lettera di sostegno visionata dal Guardian: «Da allora siamo stati in contatto regolare, con molte discussioni lunghe e approfondite su un’ampia gamma di temi, incluse le nostre rispettive specializzazioni e il nostro lavoro professionale, ma anche molti altri argomenti di interesse comune. È stata un’esperienza di grandissimo valore per me».
«Mi ha insegnato le complessità del sistema finanziario globale»
Epstein gli avrebbe insegnato «le complessità del sistema finanziario globale» in un modo che «la stampa economica e le riviste specializzate» non erano riuscite a fare. «Una volta, mentre discutevamo degli accordi di Oslo, prese il telefono e chiamò il diplomatico norvegese che li aveva supervisionati, dando vita a un vivace scambio», si legge nella lettera dove il linguista racconta anche che Epstein organizzò un incontro per lui con una figura che aveva «studiato attentamente e su cui aveva scritto»: l’ex primo ministro israeliano Ehud Barak.
