Ultime notizie Delitto di GarlascoNicola PietrangeliScuolaUcraina
ATTUALITÀAnimaliTrevisoVeneto

La signora dei serpenti, Marula Furlan e i 100 rettili in casa: «Dobbiamo imparare a non disturbarli. La paura? È solo mancanza di conoscenza»

01 Dicembre 2025 - 23:45 Alba Romano
marula furlan serpenti oderzo
marula furlan serpenti oderzo
Orfana di un padre che ha lavorato per anni con le ragazze madri in India, la 49enne – tre figli adottati – dedica la sua vita a prendersi cura di molti animali a Oderzo: «È catartico»

«Non bisogna averne paura, basta capirli». È una lezione che Marula Furlan, 49enne di Oderzo, insegna ai suoi tre figli grazie al contatto diretto con diverse specie animali. Ma soprattutto una: i serpenti. Nella sua casa da 400 metri quadri nel verde della città trevigiana ce ne sono circa un centinaio, ognuno con una sua dieta e un suo ritmo. «Addestrarli? Impossibile, però loro imparano a riconoscerti. Capiscono odori e movimento, e diventano più tranquilli con chi conoscono», spiega al Corriere Veneto. «Non c’è affettività come con i cani: i serpenti ragionano per istinto, sopravvivenza e riproduzione». 

L’esempio del padre in India e la passione per i serpenti

L’amore per i rettili nasce da lontano, nel tempo e nello spazio. «Da bambina recuperavo animali feriti. La passione per i rettili è nata a Longarone, alla prima grande fiera del settore», racconta. E quell’attenzione all’altro, che sia essere umano o animale, l’ha appresa direttamente dal padre che lavorava in India in una comunità per ragazze madri: «A dodici anni ho visitato il mio primo lebbrosario in India. Da lì ho capito che la diversità non si comprende con le parole, si vive. Sono rimasta orfana a vent’anni, e ho assunto la tutela della sorella di origini indiane. Da allora, la cura è diventato il filo conduttore della mia vita». Prima ha studiato fotografia, poi ha lavorato con i cani e ha iniziato a occuparsi di progetti sperimentali per persone con traumi o disturbi post-traumatici. Per questo è volata in America e si è specializzata con i veterani. Proprio lì, ancora 23enne, con il marito è rimasta folgorata dalla ricerca sui serpenti: «Quando siamo tornati in Italia avevamo con noi trecento rettili».

Il rischio dei morsi e la cura terapeutica

In Italia la sua dedizione per la cura altrui non è diminuita. I tre figli sono tutti arrivati via adozione nazionale e tutela internazionale, e nella sua casa oltre ai cento serpenti trovano dimora anche cani, gatti, pony, petauri e un pappagallo amazzone testa blu: «È una famiglia numerosa, ognuno ha il suo carattere e il suo spazio. La casa è viva e pulsante, e ognuno impara a rispettare l’altro». Ed è proprio quello il messaggio che Marula Furlan vuole trasmettere ai figli: «Prendersi cura di esseri viventi con esigenze basiche ma rigorose è come fare yoga: mi riporta a una dimensione semplice, naturale. Lavorare con i rettili è catartico, ti allontana dal caos relazionale. Devi rispettare spazi, tempi e ritmi. Ti costringe all’ascolto. Fanno da contraltare al carico emotivo che mi accompagna da sempre». E mettere in conto che qualche morso te lo devi pure beccare: «Con gli adulti non lo fanno mai. Con i piccoli a volte, quando li abitui al contatto. Ma è più una pinzatina che un morso». Lì, nella sua casa di Oderzo, l’obiettivo è lasciare che tutto accada come in natura: «Dobbiamo solo imparare a non disturbare. Ho sempre amato ciò che non è ovvio, la paura del diverso è solo mancanza di conoscenza».

leggi anche