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Nuovo scandalo Ue, parte il fango dal Cremlino: «Dal Covid all’Ucraina, soldi da canali corrotti su tutto: e fanno la morale agli altri»

02 Dicembre 2025 - 14:29 Giulia Norvegno
Maria Zakharova
Maria Zakharova
Puntuale arriva il commento velenoso della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, dopo il fermo di Federica Mogherini. L'attacco dal Cremlino sull'Ue che «trae profitto da ogni problema internazionale»

«L’unione europea preferisce ignorare i suoi problemi di corruzione», ma fa costantemente la precida agli altri. È l’attacco partito dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo il blitz della polizia belga nell’inchiesta che ha portato al fermo di Federica Mogherini, oltre dell’ex ambasciatore Stefano Sannino e di un’altra persona.

Lo scandalo corruzione e i fondi Ue per Kiev

L’occasione per il Cremlino è fin troppo ghiotta per rispondere alle notizie apparse in Europa, difficilmente in Russia, sui recenti arresti per corruzione tra alti dirigenti pubblici ed ex politici russi. Zakharova approfitta dell’inchiesta su una presunta frode nella formazione di giovani diplomatici europei per attaccare anche i fondi europei per l’Ucraina. Per la portavoce del ministero degli Esterio russo, nell’Unione europea milioni di euro passano attraverso «i canali della corruzione» verso Kiev. E questo fenomeno «va avanti da anni sotto gli occhi di tutti».

L’attacco di Zakharova sull’Ue che «fa profitto con ogni problema internazionale»

«Ogni giorno, milioni di euro fluiscono attraverso canali corrotti verso Kiev, nell’UE – ha dichiarato Zakharova citata dall’agenzia russa Tuss – e da lì finiscono nelle tasche dei privati. Questo accade da anni e [accade] alla luce del sole. Qualsiasi problema internazionale è un’opportunità per Bruxelles di trarne profitto. Dalla pandemia di COVID-19 all’Ucraina. Nel frattempo, preferiscono ignorare i propri problemi, tenendo costantemente d’occhio tutti gli altri».

L’Ungheria di Orban fa eco al Cremlino: «Bruxelles fa la predica a tutti e poi…»

«Un altro giorno, un altro “shock” scandalo Ue – scrive su X il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs – La polizia belga fa irruzione all’alba nello Seae e al Collegio d’Europa? Documenti sequestrati, arresti effettuati, sul tavolo corruzione e frode negli appalti. La prestigiosa ‘scuola di perfezionamento’ dell’Ue per gli eurocrati ora sotto inchiesta per presunto accesso privilegiato ai bandi? Non te lo inventeresti nemmeno. Divertente come Bruxelles faccia la predica a tutti sullo “stato di diritto” mentre le sue stesse istituzioni sembrano più una serie poliziesca che un’unione funzionante».

In aggiornamento