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Unione Europea, accordo tra Consiglio e Parlamento sulla direttiva anticorruzione. Definiti in modo chiaro i reati per armonizzare i vari paesi

02 Dicembre 2025 - 19:07 Ugo Milano
direttiva anticorruzione
direttiva anticorruzione
Le nuove norme stabiliscono un livello comune per le pene detentive massime, ma si agisce rispettando la discrezionalità giudiziaria nazionale. Ecco come

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sugli standard minimi che gli Stati membri devono rispettare nella definizione e nella sanzione dei reati di corruzione nei rispettivi codici penali (la direttiva anticorruzione). La nuova legge contiene anche misure volte a prevenire la corruzione e norme per rendere più efficaci le indagini e i procedimenti penali. L’accordo dovrà essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima di essere formalmente adottato da entrambe le istituzioni.

Cosa contiene la direttiva anticorruzione

Con l’accordo provvisorio l’obiettivo è che ci siano sanzioni e norme operative più chiare a livello UE. Non solo: il Parlamento europeo ha garantito che i dati sulla corruzione saranno pubblicati annualmente in formati accessibili, migliorando la trasparenza e supportando l’elaborazione di politiche basate su dati concreti. Nello specifico la direttiva anticorruzione impone a ogni Stato membro di pubblicare una strategia nazionale anticorruzione, elaborata in consultazione con la società civile e le autorità competenti. La direttiva stabilisce definizioni armonizzate per reati quali corruzione, appropriazione indebita di fondi e intralcio alla giustizia. Le nuove norme stabiliscono inoltre un livello comune per le pene detentive massime. L’approccio è quello deterrente preservando però la discrezionalità giudiziaria e nazionale sui reati specifici.

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