Elly Schlein «ballerina da gay pride», l’insulto della Lega dopo lo scontro sull’educazione sessuale a scuola. Insorge il Pd

Elly Schlein? E chi non la ricorda «per i suoi balletti nei carri dei gay pride». È l’impressione della segretaria Pd rimasta più impressa nella mente di Rossano Sasso, il deputato della Lega relatore del ddl Valditara sull’educazione sessuo-affettiva a scuola passato oggi alla Camera. «Sono certo che gli italiani siano stanchi come me delle sparate di Elly Schlein. Oggi è venuta davanti Montecitorio a gridare che col ddl Valditara “la destra impedisce l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole”. Fandonie. Il segretario del Pd, già nota per i suoi balletti nei carri dei gay pride mente sapendo di mentire», ha attaccato a muso duro Sasso.
L’affondo di Sasso contro Pd e associazioni Lgbtq+
Nel merito poi il leghista ha contrattaccato: «Nessuno ha vietato niente sull’educazione affettiva. Anzi, il ministro Valditara l’ha ripetuto mille volte, anche in Aula: siamo assolutamente favorevoli a insegnare ai ragazzi empatia, rispetto reciproco e relazioni sane. Quello che non vogliamo è che alcune associazioni LGBTQ+ entrino in classe a fare propaganda gender senza che mamma e papà ne sappiano nulla. Cara sinistra, coi figli degli altri non si gioca. Voi con l’utero in affitto vorreste comprare figli di povere donne proletarie: abbiate rispetto dei figli degli altri. La Costituzione è chiarissima: sull’educazione i genitori vengono prima di tutto. Punto. Se volete fare i vostri corsi su identità fluide e compagnia, fateli pure, ma fuori dalle scuole e solo con chi è d’accordo. Con la Lega e col ministro Valditara non si toccano».
L’ira delle donne Pd
Insorge il Pd per le offese a Schlein proferite. «Crediamo che le parole dicano tutto di chi le pronuncia. E quelle dedicate oggi dall’onorevole Sasso alla segreteria Schlein lo qualificano per ciò che è. È molto triste che chi pretende di insegnare agli altri cosa significhi l’educazione al rispetto, soprattutto delle donne, parli come un bullo. L’avversario politico non è un nemico: la destra, invece di utilizzare toni indegni per le istituzioni, dovrebbe imparare a rispettare gli avversari. Dopo le parole volgari, offensive, irridenti, omofobe pronunciate oggi, non accetteremo più lezioni di nessun tipo da chi non conosce l’alfabeto istituzionale (quello minimo che ci si aspetterebbe da un parlamentare della Repubblica). Sasso chieda scusa. Nelle sue parole non c’è nulla di onorevole, solo volgarità», replicano in una nota congiunta tutte le deputate del gruppo Pd della Camera.
In copertina: La segretaria del Pd Elly Schlein al Pride Milano 2024 – 29 giugno 2024 (ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)
