Trovato il marito della donna picchiata a morte in casa: è ferito grave. Dov’era finito e i sospetti sull’arma del delitto

È stato trovato riverso al suolo, ma ancora vivo nonostante le gravi ferite, Nazif Muslija, il 50enne accusato di aver picchiato a morte la moglie Sadjide Muslija nella loro casa di Pianello Vallesina di Monte Roberto, nell’Anconetano. L’uomo, che si era reso irreperibile fin dai minuti successivi al femminicidio e a carico del quale era stato emesso un mandato di fermo internazionale, è stato rinvenuto in una zona impervia vicina a Macerata.
La Smart bianca e il ritrovamento
Sono stati alcuni militari dell’Arma dei carabinieri a trovare l’uomo nell’area intorno a Materica, in provincia di Macerata. Immediato l’intervento dei sanitari del 118, che stanno tentando di stabilizzare il 50enne accusato di omicidio volontario aggravato. Sei mesi l’uomo era stato arrestato per maltrattamenti, dopo l’ennesima aggressione ai danni della moglie, prima di tornare a convivere con lei. Nazif Muslija è stato rintracciato seguendo il tragitto della sua auto, una Smart bianca che era abbandonata poco lontano dal luogo dove l’uomo è stato ritrovato.
Il tubo da cantiere usato per picchiare la moglie
Nelle ultime ore gli investigatori hanno trovato e sequestrato quello che, secondo le prime ipotesi, sarebbe l’arma del delitto. Si tratta di un tubo di ferro da cantiere rinvenuto appoggiato a un muro esterno dell’abitazione dove la 50enne è stata massacrata dal marito. Il tubo, che presenta tracce ematiche, sarà analizzato per vedere se è compatibile con le ferite rimediate sulla testa e sul torace dalla donna, trovata deceduta nel suo letto.
In aggiornamento
