I biglietti per Brescia, la frase criptica dell’amico «ossessionato» e la lite: perché la famiglia di Tatiana Tramacere non crede all’allontanamento volontario

«Non so cosa sia successo, ma sicuramente non è un allontanamento volontario e la preoccupazione a casa è grande». È la certezza che da ormai dieci giorni assilla Vladimir Tramacere, il fratello della 27enne Tatiana scomparsa nel nulla da Nardò, in provincia di Lecce, la sera del 24 novembre scorso. Parlando ai microfoni del Tg3, il fratello ha sostenuto che nulla negli ultimi giorni avrebbe potuto far sospettare il suicidio: «Era serena e vivace ultimamente, felice, la Tatiana di sempre». Al momento, però, la procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio al carico di ignoti.
La lite e la riappacificazione con Dragos Gheormescu
L’ultima traccia della giovane studentessa di Psicologia, e che lavora nel settore pubblicitario, sarebbe ufficialmente alle 15.30, quando ha salutato i genitori Rino e Ornella dicendo che andava al lavoro. Tatiana si sarebbe poi incontrata con un amico, il 30enne romeno Dragos Gheormescu, verso le 19.30 al parco Rho vicino a casa sua prima che le sue tracce sparissero nel nulla. I due, in quel momento, avrebbero litigato (per poi risolvere). All’uomo, come ha rivelato lui stesso a Chi l’ha visto?, i carabinieri hanno sequestrato il telefono cellulare per verificare se ci possano essere tracce o indizi.
I biglietti per Brescia, l’ex fidanzato Mino e la poesia su Instagram
«Lunedì sera ci siamo visti. Lei doveva partire, quindi le proposi di accompagnarla alla fermata del pullman», ha raccontato Dragos Gheormescu. Del viaggio a Brescia Tatiana aveva parlato anche con i suoi genitori, a cui aveva detto di dover prendere un treno per andare a trovare il carabiniere ed ex fidanzato Mino, con cui doveva riconciliarsi: «Voleva andare a trovare i suoi amici rimasti lì perché ha cominciato l’università lì e, dato che voleva staccare, è andata. Non per forza per vedere l’ex fidanzato». Tatiana però non sarebbe mai partita per Brescia e non avrebbe mai incontrato Mino. Tre giorni prima di sparire, un post sui social della 27enne fa pensare proprio al desiderio di riavvicinarsi all’ex fidanzato: «Ma quello che ho capito, a ogni passo lontano da te, è che il filo non era teso per farmi cadere: era teso per riportarmi a te. Ogni volta. Senza rumore. Senza richiesta. Senza condizioni».
Il terzo uomo: Alessandro e la frase criptica sui social
Dragos, Mino e Alessandro: il terzo uomo che compare in questa storia che al momento non sembra avvicinarsi a una soluzione. Alessandro Bonsegna, operaio 30enne, sarebbe tra le persone che – secondo un’amica – ultimamente Tatiana frequentava e che la stavano «portando sulla cattiva strada». La mamma della 27enne scomparsa, ai microfoni della Rai, lo ha descritto come «un’ossessione». Secondo lei, «lui è andato in officina, è venuto due volte a casa ma Tatiana non ne voleva sapere niente. Insisteva con Tatiana, è strano che il ragazzo non si faccia vedere in giro». Il 30enne, dopo essere stato sentito dagli inquirenti, è infatti sparito dai radar. Un’ultima traccia la si può ricavare sui social: «Chi sono? Uno nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo».
