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La cucina del futuro parla italiano. Il designer Crisà (Elica): «Oggi le persone si emozionano per ciò che l’oggetto è in grado di fare, non per come appare»

06 Dicembre 2025 - 11:16 in collaborazione con  Elica
L’azienda italiana premiata con il riconoscimento di «Marchio Storico», vuole diventare protagonista del settore cooking. Parla il chief design officer di Elica: «Innovazione e creatività sono le nostre parole d’ordine»

Dopo essersi imposta come leader nel mercato dei sistemi aspiranti per cucina, Elica si è messa in testa un obiettivo ambizioso: espandere la propria gamma di prodotti e conquistare il mercato del cooking. L’azienda italiana, che ha il suo quartier generale a Fabriano e conta oltre 2.600 dipendenti in tutto il mondo, ha ottenuto il riconoscimento di «Marchio Storico», istituito dal  ministero delle Imprese e del Made in Italy per premiare le eccellenze italiane nel  mondo. «Fino a qualche anno fa, la forma era molto più importante della funzionalità e tutti cercavano l’effetto wow», spiega Fabrizio Crisà, chief design officer dell’azienda. «Oggi si va in una direzione completamente diversa: le persone si emozionano per ciò che un oggetto è in grado di fare, non per come appare. Questo significa che il design non è più solo estetica, ma ricerca di nuove funzionalità».

Dall’aspirazione al cooking

Nei suoi primi cinquant’anni di storia, Elica ha operato quasi esclusivamente nel mercato dei sistemi aspiranti, di cui è diventata il più grande produttore al mondo. A marzo del 2024, l’azienda ha avviato un importante processo di riposizionamento, annunciando la volontà di entrare nel mercato globale del cooking. «Ciò che contraddistingue la nostra azienda è il coraggio di fare cose che nessuno mai farebbe. I prodotti Elica hanno una cura verso il dettaglio che rende il risultato finale davvero unico», spiega Crisà. La nuova strategia aziendale ha potuto contare su un investimento di oltre 40 milioni di euro in tre anni e una brand identity totalmente rinnovata.

La scommessa di «Lhov»

Questa filosofia ha spinto l’azienda a elaborare prodotti che ambiscono a rivoluzionare l’esperienza in cucina. È il caso di Lhov, la prima soluzione di cottura all-in-one che integra piano cottura, sistema aspirante e forno. «Lhov per me rappresenta la sintesi di tutto il lavoro che ho fatto in vent’anni», assicura Crisà. «È un po’ l’unione di tanti puntini che ho messo insieme in tutto questo tempo e che hanno portato a concepire un forno completamente rivoluzionario perché anche lui, proprio come il piano cottura, aspira l’aria ed elimina gli odori». Anche Lhov, come già accaduto con il piano aspirante NikolaTesla, ha permesso a Crisà ed Elica di vincere il Compasso d’Oro, il più autorevole premio mondiale di design. «Quei premi coincidono con due momenti in cui l’azienda ha avuto il coraggio di cambiare. La vittoria del Compasso d’Oro ci dice che probabilmente abbiamo fatto la scelta giusta», dice ancora il designer di Elica.

Pensa locale, agisci globale

Oltre a innovazione e design, c’è un’altra caratteristica che distingue Elica dalla stragrande maggioranza dei suoi competitor: il fatto che è una delle poche aziende di elettrodomestici che non solo continua a produrre in Italia, ma ha alle spalle una proprietà italiana. Fondata nel 1970 e guidata dal presidente Francesco Casoli, Elica ha sempre mantenuto il proprio quartier generale a Fabriano, un tempo culla di uno dei più importanti poli industriali di tutta Italia. «Avere una visione internazionale è fondamentale, ma –  spiega Crisà – avere quell’anima, quel coraggio, quella voglia di innovare, quella creatività e quella fantasia che ci contraddistingue come italiani è indispensabile per riuscire a fare dei prodotti unici».

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