Elisabetta Franchi e la caduta dell’accusa di stalking: «Un’infamia»

Elisabetta Franchi è stata prosciolta dall’accusa di stalking. Anche se andrà a processo per minacce e diffamazione nei confronti dell’ex collaboratrice. Lei oggi al Giornale dice che il suo è stato un periodo di gogna: «L’ho passato malissimo. Associavano il mio nome alla parola stalking! Un’infamia. Le giuro che sognavo solo il giorno del proscioglimento», dice a Hoara Borselli. «Stalking è un’accusa talmente forte e infamante che mi faceva soffrire anche fisicamente. Per chiunque è così. Se è innocente. È ancora più pesante per una persona come me che ricopre una posizione imprenditoriale importante, ha una visibilità notevole».
Elisabetta Franchi e lo stalking
Franchi dice che i giornali «per un anno mi hanno messo in croce. Mi hanno stretto la gogna intorno al collo e ai polsi». Mentre lei non poteva dire niente: «Dovevo tacere mentre i giornali montavano questa cosa pazzesca. Titoli su titoli: Franchi stalker, Franchi stalker…. Mi sono chiesta perché può succedere che una donna pubblica, una madre, una persona innocente possa essere sbattuta sui giornali con titoli infamanti senza che i giornalisti si siano neppure preoccupati di capire, di approfondire, di sapere. A loro basta devastare la tua figura». Ma «“Il fatto non sussiste” ha detto il giudice. Del resto ero sicura che il giudice mi avrebbe prosciolto. Perché non c’è niente Una relazione negata e poi la vendetta con accuse inventate. La diffamazione e le minacce? Mi difenderò al processo contro di me».
La collaboratrice
Minacce e diffamazione però sono rimaste: «Lei mi insegna che fa più gola scrivere cose negative che esaltare il mio successo di ieri». Le accuse si basano su «Un post nel quale la persona che mi ha accusato di stalking nemmeno era stata nominata. Chiedeva: se una tua amica ti tradisse, come ti sentiresti?» Tutto qui? «Sì». Chiederà i danni: «Sì, danni psicologici. Non sa quanti pianti ho fatto. Non sa quello che sentivo dentro, cosa è stato parlare coi miei figli…».
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La vicenda
Franchi racconta la sua versione della vicenda: «C’era questa mia amica per la quale io mi ero prodigata molto. Per farla crescere, farle fare carriera. Le avevo affidato ruoli importanti e di responsabilità perché mi fidavo. Ho scoperto che tanti anni prima aveva avuto una storia con il mio ex compagno. Aveva avuto questa storia prima che io e il mio ex compagno ci conoscessimo. Niente di clamoroso. L’ho incontrata e le ho chiesto perché non me lo avesse mai detto. Lei ha negato negato negato…». Ma gliel’aveva detto il suo ex compagno: «Siccome lei continuava a mentirmi, ho rotto i rapporti con lei».
La denunciati
E lei l’ha denunciata: «Denuncia del tutto inventata, che non mi ha preoccupato, ma che ha provocato la valanga mediatica contro di me. Mi son chiesta: ma se ora uno al quale non sto simpatica va al commissariato e dice che sono una pusher, cosa succede? Tutti i giornali fanno il titolo: “Franchi pusher”? Sono stata tentata di rivolgermi ai giornali, ma gli avvocati mi hanno detto che dovevo tacere. E ho taciuto. Pensi che prima di arrivare all’udienza preliminare mi è stato chiesto, dagli avvocati della controparte, di trovare un accordo economico per chiudere tutto». Ma ha rifiutato: «Secondo voi io patteggiavo? Non ho commesso alcun reato. Poi dare dei soldi a quella persona e finire di nuovo nel vortice dei giornali che avrebbero scritto che avevo ammesso di essere una stalker? No – ho risposto Assolutamente no».
