«Pace in Ucraina? Mio padre è pronto a tirarsi indietro», Trump Jr. spaventa Kiev. Putin gongola: «Sull’Europa gli Usa la pensano come noi»

Davanti alle dure parole contro l’Unione Europea contenute nel documento sulla Strategia di sicurezza nazionale Usa, in cui si parla per il vecchio continente del rischio di «cancellazione della civiltà», Mosca gongola. Per il Cremlino quelle posizioni sono «coerenti» con la visione di Mosca e possono garantire un «lavoro costruttivo» con gli Usa sulla soluzione ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass. «Gli aggiustamenti sono in gran parte coerenti con la nostra visione», ha osservato. «Forse possiamo sperare che questa possa essere una modesta garanzia che saremo in grado di continuare in modo costruttivo il lavoro congiunto per trovare una soluzione pacifica in Ucraina». La Russia ha inoltre espresso il suo apprezzamento sul fatto che non sia più vista come una minaccia diretta da parte degli Stati Uniti.
L’ennesima notte d’inferno in Ucraina
Intanto stanotte un massiccio attacco russo con droni e missili ha colpito infrastrutture critiche in numerose regioni del Paese, provocando blackout diffusi, danni ai trasporti. Secondo l’aeronautica ucraina, Mosca ha lanciato complessivamente 704 velivoli ostili, tra cui 5 missili balistici e 241 droni, oltre a ondate successive che hanno portato il numero totale delle incursioni a più di 650 droni e 51 missili. Le difese ucraine hanno abbattuto o neutralizzato 179 obiettivi aerei. Tra le aree colpite più duramente c’è Kremenchuk, dove il sindaco Vitaliy Maletsky ha denunciato interruzioni di elettricità, acqua e riscaldamento. Per Mosca invece sono stati intercettati e distrutti 77 droni ucraini nelle regioni occidentali del Paese.
A che punto è la trattativa per il cessate il fuoco
Continuano le trattative per aprire i negoziati tra Russia e Ucraina mediati dagli Usa. A Miami, il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov e il capo di stato maggiore Andriy Hnatov hanno incontrato per due giorni gli emissari di Donald Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner. Mentre il presidente ucraino Zelensky sarà lunedì 8 dicembre 2025 a Londra, dove vedrà il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz.
