Il Louvre è un colabrodo, si è allagata la biblioteca egizia. Il biglietto più caro e il rischio chiusura per sciopero con le feste

Non c’è tregua per il Louvre, che dopo lo clamoroso furto dei gioielli di Napoleone del 19 ottobre scorso – ancora introvabili nonostante gli arresti – si trova ad affrontare l’ennesima emergenza. Due settimane fa un allagamento ha colpito la biblioteca delle Antichità egizie, danneggiando diverse centinaia di volumi. La notizia, anticipata dalla rivista La Tribune de l’Art e confermata dalle autorità del museo, ha riacceso i riflettori su una situazione strutturale sempre più critica. Secondo le testimonianze raccolte e riportate dall’emittente Bfmtv, all’origine del disastro ci sarebbero tubature già segnalate in passato come «difettose».
L’incidente del 26 novembre: acqua sporca e uffici devastati
Il 26 novembre, come ha confermato il vicedirettore Francis Steinbock, una perdita d’acqua sporca ha investito la biblioteca nell’ala Mollien, danneggiando tra i 300 e i 400 volumi. Si tratta principalmente di riviste di egittologia e documenti scientifici risalenti tra fine Ottocento e inizio Novecento, «estremamente utili e frequentemente consultati» dai ricercatori. Un’allerta del Comitato di igiene, sicurezza e condizioni di lavoro ha descritto la scena: «moquette imbevuta di acqua sporca e uffici inutilizzabili». L’allagamento, scoperto intorno alle 20.45, sarebbe stato provocato dall’apertura accidentale di una valvola del sistema che alimenta riscaldamento e ventilazione. Steinbock ha però rassicurato che «nessun bene patrimoniale è stato danneggiato» in modo irreparabile e che i volumi verranno asciugati, restaurati e rimessi sugli scaffali, trattandosi di documenti «per nulla unici al mondo».
I guai del sistema idraulico vecchissimo
Il vicedirettore del museo ha definito il sistema idraulico coinvolto «completamente obsoleto», precisando che la sua sostituzione è programmata solo per settembre 2026, nell’ambito di una ristrutturazione che si protrarrà per diversi mesi. «Nel frattempo, rafforzeremo le misure di sicurezza per prevenire qualsiasi errore umano», ha dichiarato Steinbock, definendo l’incidente «estremamente deplorevole». L’impianto è stato chiuso temporaneamente e un’indagine interna è in corso per determinare le cause precise della perdita. Ma la domanda che serpeggia tra dipendenti e osservatori è: come si è potuto arrivare a questo punto, con tubature difettose segnalate da tempo e mai sostituite?
Biglietti a 32 euro per finanziare i restauri
A fine novembre il Louvre, che nel 2024 ha registrato 8,7 milioni di visitatori (69% stranieri), ha annunciato un aumento del 45% del prezzo dei biglietti per i turisti extra-Ue, portandolo a 32 euro. L’obiettivo dichiarato è raccogliere fino a 23 milioni di dollari annui per finanziare i miglioramenti strutturali di cui il museo ha disperatamente bisogno. Una mossa che però non ha placato le tensioni interne, anzi: i dipendenti hanno accolto la notizia con crescente frustrazione, vedendo aumentare i ricavi mentre le condizioni di lavoro continuano a peggiorare.
Sciopero a oltranza dal 15 dicembre
I sindacati hanno proclamato uno sciopero a oltranza a partire dal 15 dicembre, denunciando «condizioni di lavoro deteriorate» e «risorse insufficienti». In una lettera indirizzata al ministro della Cultura francese Rachida Dati, i rappresentanti dei lavoratori scrivono che «il pubblico ha ormai accesso limitato alle opere ed è ostacolato nei suoi spostamenti. Visitare il museo è diventato un percorso a ostacoli». La protesta punta il dito contro la chiusura quotidiana di spazi espositivi «ben oltre le previsioni del piano di apertura garantito, a causa della mancanza di personale nonché per i guasti tecnici e la vetustà dell’edificio».
