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Dalle sfide del Green Deal alle promesse tradite sulle bollette: il confronto tra Gori (Pd) e Procaccini (FdI) all’evento di Open sull’energia

09 Dicembre 2025 - 16:07 Gianluca Brambilla
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I due eurodeputati sono tra gli ospiti de "La Scossa", l'evento organizzato dalla redazione di Open che si terrà il 10 dicembre all'Ara Pacis

Oggi come nel 2019, anno di lancio del Green Deal, l’energia resta in cima all’agenda politica europea. Eppure, il modo in cui se ne parla sembra cambiato radicalmente. Poco più di cinque anni fa, il Vecchio Continente si è impegnato a rivoluzionare la propria economia per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’obiettivo, almeno sulla carta, non è cambiato. Ma da allora si moltiplicano le voci di chi chiede correzioni, aggiustamenti, ritocchi e revisioni di quella grande strategia europea che ha definito il primo mandato di Ursula von der Leyen. Al di là dello scontro politico, a che punto è davvero la transizione energetica europea? È a partire da questa domanda che si confronteranno Giorgio Gori (Pd) e Nicola Procaccini (FdI). I due eurodeputati saranno tra gli ospiti de La Scossa, l’evento sull’energia di Open che si terrà il 10 dicembre all’Ara Pacis.

Scendono le emissioni, cresce il Pil

La tabella di marcia decisa da Bruxelles è ambiziosa: ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, decarbonizzare l’economia, puntare sulle rinnovabili, investire sull’efficienza energetica, aiutare l’industria pulita e spingere la mobilità sostenibile. I numeri mostrano che qualcosa si è mosso, almeno sul fronte delle emissioni. Dal 1990 ad oggi, le emissioni nette dell’Unione europea sono diminuite del 37%, mentre nello stesso arco temporale il Pil è cresciuto di circa il 68%. Nel 2023, la riduzione delle emissioni nette di gas serra sono scese dell’8,3% rispetto all’anno precedente, il calo più vistoso da quando sono iniziate le misurazioni.

I ritocchi al Green Deal e le promesse tradite sui prezzi dell’energia

Eppure, non tutto è andato come da previsioni. Alcuni settori, a partire dall’automotive, faticano a rispettare gli ambiziosi obiettivi fissati da Bruxelles. Mentre si rafforzano i partiti di destra e i governi conservatori che chiedono di invertire la rotta e rimettere mano ad alcuni pilastri del Green Deal: dal regolamento sulle auto alla direttiva sull’efficientamento degli edifici, dalla legge contro la deforestazione alle direttive sugli obblighi per le imprese. Questi appelli sono stati accolti solo in parte dalla Commissione europea, che da inizio anno ha avviato una politica di «shock semplificativo» che ha finito per ridimensionare soprattutto i provvedimenti legati all’agenda verde.

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Gli eurodeputati Giorgio Gori (Pd) e Nicola Procaccini (FdI)

Le promesse tradite sui prezzi dell’energia

Ma al di là del dibattito politico, è vero che alcune promesse di partenza della transizione verde non si sono avverate. I due esempi più lampanti riguardano la dipendenza dall’estero e i prezzi dell’energia. La transizione verso le rinnovabili, in via del tutto teorica, avrebbe dovuto garantire più indipendenza energetica e bollette più leggere. Per quanto riguarda il primo aspetto, la dipendenza dai combustibili fossili russi o mediorientali è stata sostituita con una nuova dipendenza dalle materie prime critiche cinesi. Mentre i prezzi dei beni energetici in Europa, complice la guerra in Ucraina, sono tra i più elevati di tutti i Paesi occidentali.

Il confronto tra Gori e Procaccini all’Ara Pacis

Di questi e molti altri temi si parlerà a La Scossa, l’evento organizzato dalla redazione di Open che si terrà all’Ara Pacis, a Roma, mercoledì 10 dicembre. L’evento è finanziato da Next Genertation EU, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e da Unioncamere ed è realizzato con il sostegno di Edison e patrocinato dal comune di Roma. A legare tutte le interviste, le tavole rotonde e i dibattiti è il filo rosso delle sfide legate alla transizione energetica. Per quanto riguarda l’Unione europea, saranno gli eurodeputati Giorgio Gori e Nicola Procaccini a confrontarsi su ciò che è stato fatto finora e ciò che ancora deve venire.

Foto copertina: Dreamstime/Tebnad

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