A Verona la tassa sugli innamorati crea caos. Chi vuole vedere (e toccare) Giulietta deve pagare, ma il centro è diventato un incubo

Ci sono cambiamenti in Via Cappello 23, Verona. Ovvero in quella casa che, da 120 anni il municipio colloca come la Casa di Giulietta. Il cortile e il balcone simbolo dell’overtourism, diventato la quarta metà più ambita della città da qualche tempo non è più accessibile a tutti come è sempre stato. Per toccare i seni in bronzo della statua di Giulietta, come simbolo di buon auspicio per l’amore promesso, si paga. Ma il prezzo, 12 euro, comprendente il tour del cortile. il balcone e la visita al museo sta creando non pochi problemi.
Il caos dopo la Giulietta a pagamento
Ne parla oggi Repubblica. Oggi pochi e lesti fortunati al giorno 1460 posso vedere il celebre cortile. Ridotte da 60 a 45 il numero massimo di persone contemporaneamente nelle sale, con turni da 15 minuti: 60 secondi disponibili per un selfie di coppia. Una “tassa” che però sta creando, secondo quanto riporta il quotidiano, non pochi problemi: centro storico inaccessibile tra l’arena e piazza Erbe, commercianti in rivolta, guide turistiche prolisse. L’assessora ai Grandi eventi, Stefania Zivelonghi, davanti alla polemica mette le mani avanti: «Siamo pronti a fare debriefing per valutare i correttivi necessari». Mentre la collega della Cultura, Marta Ugolini ammette: «Qualche ingranaggio si è inceppato vedremo come sbloccarlo. L’accesso al cortile è stato vincolato al biglietto del museo perché si è ridotta la superficie esterna disponibile. L’alternativa, per ragioni di pubblica sicurezza, era chiudere tutto». L’ipotesi per evitare file e caos è il recupero di un passaggio sul retro, attraverso il Teatro Nuovo, lo sblocco dei sigilli al cortile e metter un ticket simbolico di 2-3 euro solo per chi vuole tastare la statua di Giulietta.
