MasterChef, si riaccende il giovedì sera gourmet, Bruno Barbieri: «Questo è il trio più bello». L’intervista di Open agli chef – Video
Gli chef Cannavacciuolo, Locatelli e Barbieri sono pronti a riaprire la cucina di Masterchef, il talent culinario più seguito della tv. Si riaccendono dunque i giovedì sera (ore 21:15) all’insegna della cucina gourmet, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, alla ricerca del miglior cuoco amatoriale d’Italia che alla fine della corsa vincerà 100mila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione del proprio primo libro di ricette (edito da Baldini+Castoldi) e l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Come sempre, il format riprenderà con la fase delle selezioni per formare la classe di chef, quindi stasera via con i Live Cooking, gli aspiranti concorrenti avranno a disposizione 45 minuti per impostare il piatto dietro le quinte, dove, come lo scorso anno, saranno seguiti da Chiara Pavan, migliore Chef donna italiana per le Guide de L’Espresso 2019 e Miglior chef donna per la guida Identità Golose nel 2020, e poi 5 minuti per completare il piatto davanti ai giudici. I cuochi amatoriali per passare la prima fase avranno bisogno di almeno due Sì, buoni per indossare il grembiule grigio e passare al Creative Test, una nuova prova. Con tre Sì, invece, la possibilità è di entrare direttamente dentro la Masterclass.
I concorrenti in questa prima fase potranno anche giocarsi quello che sarà chiamato “all-in”, ovvero la possibilità di prendersi cinque minuti in più per ultimare un piatto che però dovrò convincere necessariamente tutti e tre i giudici, altrimenti si torna a casa senza grembiule.
Chef Barbieri: «Questo è il trio più bello»
La storia di MasterChef Italia è sempre stata felice, il format, nella sua liturgia, prova dopo prova, ha sempre funzionato benissimo, innegabile però che il trio Cannavacciuolo, Locatelli e Barbieri lo abbia nettamente rilanciato. Spesso in passato ci sono stati accenni alle esperienze con vecchi giudici (Joe Bastianich, Carlo Cracco, Antonia Klugmann), presunti malumori mai confermati o giustificati con lo stress di lunghe sessioni di riprese, ma tutto sembra messo alle spalle da quando nel 2019 è entrato nel trio Giorgio Locatelli.
Tra i tre giudici si è creata una mai nascosta intesa, tanto che Bruno Barbieri a Open non nega che «Questo è il trio più bello. Non abbiamo ancora cominciato questa stagione e già non vedo l’ora di cominciare la prossima».
Le prove e le esterne dell’edizione 2025
Format che vince non si cambia, per cui anche quest’anno ritroveremo le prove che hanno reso celebre e avvincente, nonostante il passare degli anni, il cooking show. Le Mystery Box, dunque, anche in versione Green quest’anno, quindi la possibilità di una prova legata alla sostenibilità del cibo, tema che il programma già da diversi anni ha messo al centro della narrativa.
Ci saranno poi gli Invention Test, i Pressure Test e gli Skill Test. Torneranno di nuovo le prove in esterna, la classe di chef amatoriali sarà messa a stretto contatto con le più svariate forme di cucina, da quella tradizionale, provinciale, a quella d’alta scuola. Quest’anno gli aspiranti MasterChef si recheranno nella provincia di Parma, nella terra del Parmigiano Reggiano; e poi a Cagliari, a Bra, in provincia di Cuneo, nella patria della famosa salsiccia, ma anche a Torino, allo Juventus Stadium, dove affronterà una prova incredibile che coinvolgerà proprio la Vecchia Signora. E poi voleranno anche in Norvegia alla scoperta della cucina nordica, per molti critici la nuova frontiera della cucina gourmet.
Gli ospiti
Come ogni anno immancabile la prova dei dolci, la più temuta dagli aspiranti MasterChef, guidata da Iginio e Debora Massari. Immancabili anche però le ospitate di prestigiosissimi chef da alcuni dei ristoranti più rinomati d’Italia e non solo. Attesi quest’anno Jeremy Chan, chef e co-fondatore di Ikoyi a Londra, Ciccio Sultano, 2 Stelle Michelin nel ristorante Duomo di Ragusa; Jessica Rosval, allieva di Massimo Bottura, accompagnata dalle donne del suo progetto Roots, che punta a dare un lavoro nel mondo della ristorazione alle donne migranti e Ángel León, 3 Stelle Michelin con il ristorante Aponiente a Cadice (Spagna).
