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L’uomo che ha aggredito 10 donne in tre mesi a Prato: «Le ha picchiate per odio etnico»

11 Dicembre 2025 - 07:14 Alba Romano
Mohamed Amine Elouardaoui prato aggressioni 10 donne odio etnico
Mohamed Amine Elouardaoui prato aggressioni 10 donne odio etnico
Gli attacchi nei supermercati o in strada. Secondo gli psichiatri un’italiana in passato l’ha respinto

Mohamed Amine Elouardaoui, 20 anni appena compiuti, marocchino con regolare permesso di soggiorno, ha picchiato e sfregiato dieci donne a Prato. Affetto da disturbi psichiatrici, sceglieva i bersagli in modo casuale. Perché odia le italiane. Lo psichiatra, dice il Corriere della Sera, ha scoperto che ha avuto una delusione d’amore: un’italiana in passato l’ha respinto. Da qui il gip ha riconosciuto nei suoi confronti l’aggravante dell’odio etnico nei confronti delle donne italiane.

Dieci aggressioni in tre mese

Elouardaoui ha mandato all’ospedale 10 donne in un mese. Alcune con il volto sfregiato, altre con fratture. L’ultimo episodio della serie è avvenuto la sera del 5 dicembre in centro. La polizia non lo ha potuto arrestare perché era stato dichiarato incapace di intendere e di volere. E così lui è finito all’ospedale, in ricovero provvisorio nel reparto di psichiatria. Tre giorni dopo è scappato. Ieri la procura di Prato guidata da Luca Tescaroli ha ottenuto il ricovero nella Rems di Volterra (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) che accoglie chi commette un reato ma è affetto da disturbi mentali. Il giovane, secondo gli psichiatri, è schizofrenico e ha disturbi psicotici. Per questo è socialmente pericoloso.

Mohamed Amine Elouardaoui

La sequenza delle denunce inizia il primo settembre a causa di un pugno che provoca alla vittima fratture alla mascella, allo zigomo e all’orbita oculare. Il 29 settembre in un supermercato se la prende con una dipendente di un istituto di vigilanza e con un’addetta alle pulizie. Il 20 ottobre si materializza in un altro supermercato dove colpisce una donna con un pugno alla nuca. Il 24 novembre prima sgambetta una donna in strada e minaccia la vicedirettrice di un ufficio postale. Due giorni dopo un pugno alle costole a una donna. A un’altra schiaccia le mani contro una cassa al grido di «le donne non mi devono toccare».

L’escalation

E ancora: il 4 dicembre spinge per terra una donna di 64 anni e le provoca una frattura al braccio. L’episodio più grave è quello del 5 dicembre: sfregia con un vetro di bottiglia il volto di una trentenne. «Lei mi ha riso in faccia» la sua spiegazione. Poi all’ispettrice che lo stava arrestando: «Non puoi farlo, sei una donna».