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Ryanair rischia multa di 1 miliardo dall’Antitrust: l’accusa di abuso di posizione dominante e le strategie contro le agenzie

13 Dicembre 2025 - 09:42 Ugo Milano
ryanair multa antitrust
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Secondo l’Authority, la compagnia aerea avrebbe adottato pratiche appositamente per ridurre la porzione di mercato dei siti intermediari

Avrebbe ridotto in un angolo i siti di intermediazione e le agenzie di viaggio. Limitando il loro business con strategie che dal lato del consumatore hanno penalizzato la trasparenza e il confronto tra diverse tariffe. Ryanair è finita nel mirino dell’Antitrust italiano, che nei prossimi giorni potrebbe decidere di colpire la principale compagnia low cost mondiale con una multa record compresa tra i 500 milioni e il miliardo di euro

Le strategie di «abuso»

La sanzione non è ancora stata comminata. Bisognerà aspettare il 22 dicembre. Ma il quadro accusatorio dell’Agcm è già costruito. Secondo quanto riferisce il Corriere, Ryanair avrebbe abusato della sua posizione dominante – la low cost irlandese occupa dal 38 al 50% dei voli interni in Italia ed Europei da e per l’Italia – compiendo scelte strategiche precise per tenere ancor di più in pugno il mercato. Tra queste sono citati la verifica facciale cui i passeggeri devono sottoporsi se acquistano tramite agenzia online e il sistema “Shield”, che blocca le prenotazioni anomale. Tutto questo, nell’ipotesi dell’Antitrust, per spingere i consumatori direttamente sul sito ufficiale della compagnia e limitando così la loro scelta.

La difesa di Ryanair

Se per l’Agcm Ryanair ha ostacolato la concorrenza tramite restrizioni artificiali, la low cost fornisce un’altra versione. Secondo la compagnia, le due strategie evidenziate dall’Antitrust (verifica di identità e Shield) non sono state costruite per monopolizzare il settore bensì come barriera anti-frode. Non solo. Ryanair ha sottolineato anche come nessuna norma europea obblighi esplicitamente le compagnie a siglare accordi con le agenzie di viaggio online, una pratica che secondo l’Antitrust Ryanair avrebbe portato avanti offrendo contratti troppo sbilanciati.

La multa salata e il colpo al business

La compagnia irlandese non si ferma qui. Anzi sottolinea, in una lunga memoria difensiva, come a suo parere assegnarle la quota di mercato anche solo del 34% sarebbe una «grave mistificazione» della realtà dei fatti. E anzi accusa l’Antitrust di aver «artificiosamente ristretto» la sua definizione di mercato proprio per far uscire una quota così elevata. Nel caso in cui  la low cost dovesse essere ritenuta responsabile di abuso di posizione dominante, la sanzione sarà salatissima. Potrebbe addirittura arrivare al 10% del fatturato annuo globale. Ma è probabile che l’Agcm decida di operare solo sugli introiti italiani (che comunque superano i 2,5 miliardi). Oltre alla multa, e forse è la cosa più difficile da digerire per Ryanair, verrebbe ovviamente chiesto alla compagnia di adeguare le sue pratiche alle linee guida. In poche parole, cambiare il modello di business.

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