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Cadavere trovato in un baule a Campi Bisenzio, sentiti i fratelli della vittima: «Persone fragili». Vivevano senza acqua, luce e riscaldamento

14 Dicembre 2025 - 16:37 Cecilia Dardana
cadavere baule campi bisenzio
cadavere baule campi bisenzio
Dalle prime indagini sembrerebbe che il decesso del 32enne risalga a più di due anni fa. La famiglia viveva in gravi condizioni di disagio

Sono stati ascoltati dagli inquirenti i due fratelli del 32enne i cui resti sono stati rinvenuti all’interno di un baule, nella villetta bifamiliare di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, dove la famiglia viveva insieme alla madre. I due, un uomo e una donna tra i 30 e i 40 anni, sono descritti come persone fragili e, come la madre, si trovano attualmente in ospedale, al pronto soccorso.

La casa priva di luce, acqua e riscaldamento

A ricostruire quanto accaduto è il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri. Il ritrovamento del corpo è avvenuto in seguito a un intervento della polizia municipale e degli assistenti sociali del Comune, attivati dopo una segnalazione arrivata venerdì scorso da qualcuno che vive nelle vicinanze della villetta. Secondo quanto riferito dal primo cittadino, la famiglia non risultava conosciuta ai servizi sociali né alle altre autorità, nonostante le gravi condizioni di disagio in cui viveva. Quando gli operatori sono entrati nell’abitazione, hanno trovato la casa priva di luce, acqua e riscaldamento.

Le condizioni della famiglia

Le condizioni della madre hanno reso necessario l’intervento di un medico, con l’attivazione del 118. Durante i controlli è emerso che mancava uno dei componenti della famiglia, il figlio di 32 anni. Ai primi accertamenti, i fratelli avrebbero riferito che l’uomo stava dormendo. È stato così deciso un nuovo sopralluogo il giorno successivo. Durante la seconda visita, in una stanza la cui porta è stata chiusa anche con del nastro adesivo e parzialmente nascosta da scatoloni, è stato scoperto un baule contenente il corpo dell’uomo. Le condizioni della salma fanno ritenere che il decesso risalga ad almeno due anni fa, forse di più.

Nessun segno di violenza sul cadavere

I primi rilievi non avrebbero evidenziato segni di violenza sul corpo, ma restano ancora da chiarire le cause della morte. Saranno gli ulteriori esami medico-legali a stabilire cosa abbia provocato il decesso del 32enne e a fare piena luce su una vicenda che solleva interrogativi profondi sulle condizioni di isolamento e fragilità in cui la famiglia viveva da tempo.

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