Troppi bocciati per entrare a Medicina, Bernini si arrende a regole più morbide: cosa cambia con le sufficienze. «Fisica? Era difficile»

Voti bassissimi, prove particolarmente complesse e gravi irregolarità segnalate. Il semestre filtro di Medicina continua a generare confusione e tensione tra gli studenti e le studentesse, mentre il loro destino resta ancora incerto. Le regole inizialmente fissate, infatti, potrebbero essere modificate in corsa, con il rischio di aprire la strada a una pioggia di ricorsi. A confermare le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi è ora la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, durante il question time alla Camera: «I voti del primo appello si compongono con i voti del secondo appello per fare la graduatoria finale. Il 23 dicembre saranno noti i voti del secondo appello, entro gennaio sarà pronta la graduatoria, sarà riempita tutta, non saranno necessarie 3 sufficienze, potremo scendere. Ci saranno quindi debiti d’esame e formativi che applichiamo già, sono già previsti. Posti vuoti non ce ne saranno».
La ministra Bernini: «Fisica? È vero, era ostica»
Se confermata, si tratterebbe di un vero e proprio cambio di rotta rispetto all’impianto originario della riforma, che prevede l’accesso alla graduatoria nazionale solo per chi supera tutte e tre le prove previste, chimica, fisica e biologia. I risultati deludenti registrati dagli studenti di quest’anno, con votazioni molto al di sotto delle aspettative, stanno però mettendo in crisi il sistema e spingendo il ministero a valutare eventuali correttivi. Il tutto, però, potrà essere definito solo con i risultati definitivi. Le performance peggiori si sono concentrate soprattutto nella prova di Fisica, giudicata da molti studenti eccessivamente difficile. Una criticità che la stessa ministra ora non nega: «È vero, Fisica è risultata una materia ostica, ci confronteremo con le università, sempre tenendo conto dell’autonomia universitaria. Le domande? Non sono state fatte da noi ma da una commissione di professori universitari».
Le irregolarità durante le prove
Sul fronte delle numerose segnalazioni di irregolarità e anomalie emerse durante entrambe le sessioni d’esame, Bernini tende invece a ridimensionare la portata del problema, richiamando l’esito delle verifiche ministeriali: «La confusione è stata soprattutto social: il convincimento è stato quello che i compiti fossero stati copiati. Cineca ha fatto una grossa verifica, solo 2 erano stati messi in rete». La ministra, tuttavia, non esclude del tutto la presenza di criticità: «Tutto è perfettibile, è una riforma di prima applicazione, non voglio sostenere sia la migliore del mondo ma i principi alla sua base sono inclusività, conservazione e democrazia. Ho chiesto di poter rendere un’informativa in Parlamento giovedì, voglio spiegare la riforma in Medicina in modo compiuto. Prima si è detto che tutti avevano copiato poi che i compiti erano troppo difficili: il 28 febbraio il semestre aperto si concluderà. E i risultati si verificheranno a semestre terminato».
