La piccola Aurora nata con una malattia rara. I genitori: «La speranza sono gli Usa, ma serve mezzo milione di euro»

Aurora ha poco più di un anno e già affronta una sfida che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. Nata con una rara malformazione alla gamba sinistra, la deficienza femorale congenita di tipo 3C, la piccola rischia di non camminare se non verrà sottoposta a un delicato intervento chirurgico negli Stati Uniti. Nessun ospedale europeo è in grado di operarla. E l’unica possibilità è il Paley Institute in Florida, dove il dottor Dror Paley, esperto mondiale di ortopedia pediatrica, ha confermato che Aurora potrebbe avere una vita normale. La piccola è di Monselice, un comune in provincia di Padova.
L’intervento chirurgico
L’intervento in questione si chiama «Rotationplasty Paley Brown» e prevede la rotazione della gamba di 180 gradi, trasformando il piedino in un nuovo ginocchio su cui applicare una protesi personalizzata. Un’operazione complessa, seguita da mesi di riabilitazione, ma che potrebbe restituire alla bambina la possibilità di camminare, correre e vivere come gli altri bambini. Il Gazzettino racconta che la famiglia di Aurora ha lanciato la raccolta fondi «Un passo per Aurora», con l’obiettivo di raccogliere 500mila euro necessari per l’intervento e il soggiorno negli Stati Uniti. In pochi mesi la mobilitazione ha coinvolto tutta Monselice e i Comuni limitrofi. Ad oggi sono stati raccolti oltre 90mila euro, grazie a varie iniziative locali. Anche il Monselice Volley ha deciso di sostenere la causa durante tutta la stagione sportiva.
I genitori: «L’America è la nostra unica possibilità»
«Quando il dottor Paley ha visto le lastre di Aurora ci ha detto: “Potrà camminare”. Noi siamo scoppiati in lacrime», ha raccontato la mamma Ilaria Boggian al Gazzettino. Papà Luca aggiunge: «Abbiamo trovato l’unica possibilità in America. L’operazione andrà fatta quando lei avrà tre anni. Quindi abbiamo avviato una raccolta fondi per riuscire a mettere insieme questa cifra entro due anni». Sul caso si è mobilitata anche la sindaca Giorgia Bedin in supporto ai genitori della piccola Aurora.
