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Sulla nave Gnv c’è stato un attacco hacker con tanto di malware a bordo. Due i fermati, uno si trovava in Italia

17 Dicembre 2025 - 18:20 Alba Romano
gnv attacco hacker
gnv attacco hacker
Per ore i passeggeri hanno atteso di salire a bordo della Fantastic, in Francia. Ma dentro, intenti in una perquisizione, c'erano i servizi segreti che hanno trovato tra le cabine un RAT, capace di controllare un'imbarcazione da remoto

Gnv ha denunciato di aver subito un attacco hacker a bordo di una delle sue navi, la Fantastic. E i 650 viaggiatori che venerdì 12 dicembre hanno atteso per ore di salire a bordo, a Sète, nel sud della Francia, sottolinea oggi il Sole24ore, non potevano immaginare il caso internazionale esploso tra Roma, Parigi, la Lettonia e la Russia. Sul caso ci sono stati due fermi, due membri dell’equipaggio, un lettone e un bulgaro, sono indicazione delle autorità italiane. Il bulgaro è stato rilasciato, mentre il lettone è stato incriminato e posto in stato di fermo. «L’istruttoria farà luce su diversi elementi ancora oscuri di questo caso. In particolare, consentirà di dimostrare che questo caso non è così preoccupante come poteva sembrare a prima vista», ha dichiarato all’Afp l’avvocato dell’uomo, Thibault Bailly. Il ministro dell’Interno francese Laurent Nuñez la pensa diversamente: ritiene il «caso molto serio». «Gli investigatori stanno chiaramente seguendo la pista di interferenze straniere. Al momento, l’interferenza straniera molto spesso proviene dallo stesso paese, ha aggiunto su Franceinfo.

Il fermo a Napoli del marinaio lettone

Secondo un’esclusiva pubblicata da Le Parisien, gli agenti della DGSI – i servizi segreti interni francesi – sono saliti a bordo della Fantastic e dopo perquisizioni hanno fermato due persone coinvolte, per il possesso di un dispositivo dotato di un malware di tipo RAT («Remote Access Tool»). Si tratta di un dispositivo, ricostruisce il quotidiano, pericolosissimo, perché capace di prendere il controllo della nave e pilotarla a distanza. Il primo fermo è avvenuto in Francia, mentre il secondo marinaio è stato fermato in Italia, precisamente a bordo di una nave a Napoli. Il giudice partenopeo ha convalidato il fermo e, dopo avere dichiarato incompetenza territoriale, ha trasmesso gli atti ai colleghi genovesi. L’indagine rimane ancora aperta, mentre le autorità cercano di chiarire le finalità dell’attacco e la possibile estensione della rete di responsabili.

«Tentativo di intrusione senza conseguenze, sistemi protetti efficacemente»

Gnv «ha individuato e neutralizzato un tentativo di intrusione, privo di conseguenze sui sistemi aziendali efficacemente protetti, e ha provveduto a denunciare l’accaduto alle autorità competenti». Lo riporta in una nota la compagnia sottolineando di avere «collaborato e continuare a collaborare nell’ambito dello svolgimento delle indagini». Durante le recenti operazioni di polizia, «che hanno richiesto alcune ore, la nave ha assicurato alle autorità piena cooperazione e riserbo, garantendo in parallelo costanti aggiornamenti e assistenza ai passeggeri» conclude la nota.

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