Potere alla Gen Z, il «laboratorio Parma». Cos’è e come funziona il Consiglio locale giovani

«La mia città mi ha dato tanto e volevo restituire anche io qualcosa. Così ho iniziato il mio percorso di partecipazione a Parma». A parlare è Veronica Frosi, studentessa universitaria di 24 anni e atleta di handbike, che racconta a Open cosa significa per un giovane mettersi in gioco nella propria comunità. A Parma, questo desiderio ha trovato una forma concreta nel Consiglio locale giovani, un organismo nato nell’ambito della candidatura e poi vittoria di Capitale europea dei giovani 2027, con l’obiettivo di dare voce e strumenti ai ragazzi e alle ragazze della città, per trasformare le loro idee in azioni concrete sul territorio. Il Consiglio rappresenta un esempio tangibile di come la politica nei palazzi possa nascere dal basso, dai giovani che propongono e costruiscono progetti, dialogando direttamente con le istituzioni cittadine che hanno (o devono trovare) gli strumenti per mettere a terra quanto proposto.
La parabola del Consiglio locale giovani di Parma
Il Consiglio locale giovani nasce nel giugno 2025, a seguito della vittoria di Parma come Capitale europea dei giovani 2027. È un percorso partecipativo che ha coinvolto numerosi ragazzi e ragazze tra i 16 e i 35 anni e che ha portato alla creazione di un organismo strutturato, in cui la voce dei giovani diventa motore di cambiamento concreto. «Siamo partiti all’inizio con un gruppetto di giovani, oggi il Consiglio è composto da oltre trenta organizzazioni giovanili e da un numero crescente di giovani che partecipano come singoli. Ci sono anche gruppi informali, almeno cinque giovani che condividono un tema e lo portano nel Consiglio, pur non essendo giuridicamente riconosciuti come associazione», spiega Veronica Frosi. «Non è un consiglio comunale dei giovani, non mima le istituzioni. È, invece, un luogo autonomo e indipendente, ma riconosciuto dal Comune con un atto formale. Qui possiamo indirizzare visioni, proporre idee e costruire progetti insieme all’amministrazione, ma anche autonomamente o con altre istituzioni cittadine», prosegue la 24enne. «Ed è proprio questo dialogo tra cittadini giovani e istituzioni che fa della nostra esperienza un modello di politica dal basso. E soprattutto, dal 1° gennaio 2028, quando Parma non sarà più Capitale europea dei giovani, il nostro gruppo e questo progetto continueranno», chiosa.
La storia di Veronica, studentessa di 24 anni
Per Veronica, il Consiglio è un’occasione per trasformare le proprie esperienze personali in azioni concrete: «Essendo una ragazza in carrozzina, per me il tema dell’inclusione è fondamentale, dalle barriere architettoniche all’accessibilità, fino allo sport inclusivo», racconta. «Quando all’epoca ho visto che aprivano le candidature, ho pensato subito: “È il momento di mettermi in gioco“. Credo sia particolarmente positivo che il Comune e la città non ci vedano come giovani passivi che stanno solo sul divano a fare zapping, ma come persone che vogliono e devono dire la loro». All’interno del Consiglio, Veronica lavora su percorsi dedicati al benessere e alla qualità della vita, che includono sport, salute e diverse iniziative culturali.
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Come funziona il Consiglio

Dietro l’immagine fresca e partecipativa del Consiglio si cela una struttura articolata. La 24enne spiega: «Ci sono gruppi tematici che lavorano su progetti specifici, raccolgono informazioni, elaborano analisi e propongono iniziative concrete. Poi tutto viene discusso insieme nel Consiglio, che decide priorità e modalità di attuazione». Le attività del Consiglio comprendono la rappresentanza delle istanze giovanili presso istituzioni pubbliche e private, il coinvolgimento diretto nel procedimento di Youth Test adottato dal Comune di Parma e il co-management del progetto di Capitale europea dei giovani 2027. Il Consiglio è composto da tre tipologie di soci, associazioni giovanili, gruppi informali e giovani singoli, attualmente organizzati in otto gruppi tematici di lavoro.
Incontri aperti a tutti gli under 35
Questi gruppi raccolgono i progetti che arrivano per la Capitale europea dei giovani, ne analizzano i contenuti e, al contempo, ne propongono di nuovi. Proprio per garantire la massima apertura, la partecipazione ai gruppi di lavoro non è riservata ai soli soci. Incontri e proposte sono accessibili a tutti gli under 35. Ogni progetto è così frutto di collaborazione e confronto, e permette ai giovani di sperimentare concretamente il funzionamento di un organismo civico.
Cosa succederà a Parma nel 2026: il progetto «Mi prendo il mondo»
Negli anni, i ragazzi e le ragazze del Consiglio locale giovani di Parma hanno portato avanti molte iniziative concrete, e ora si preparano a mettere le mani in pasta sui progetti del 2026, vera e propria «palestra» in vista dell’anno che vedrà Parma sotto i riflettori internazionali come Capitale europea dei giovani. Il prossimo anno inizierà con un appuntamento ormai noto a molti della città: «Mi prendo il mondo», un progetto che unisce la creatività dei giovani al mondo della cultura. «Apriremo l’anno a fine gennaio con “Mi prendo il mondo”, realizzato in collaborazione con il Salone del Libro e la città di Parma», racconta Veronica. «Si tratta di un vero e proprio spazio ispirazionale di dialogo e confronto, pensato dai ragazzi per i ragazzi. Ci si incontra, si scelgono i temi, si invitano figure come scrittori e comici, si leggono libri e si preparano interviste».
L’iniziativa solitamente è accompagnata da workshop, laboratori, attività e presentazioni realizzate insieme alle realtà culturali del territorio, sempre in collaborazione con il Salone del Libro. Il progetto ha riscosso grande successo negli anni. Anche nel 2025 ha coinvolto nomi di rilievo come lo scrittore Gianrico Carofiglio, l’attrice e comica Michela Giraud e il noto psicologo Matteo Lancini. «Io partecipo fin dal primo anno e ogni volta è un’esperienza incredibile», commenta Veronica. Il Consiglio locale giovani, sottolinea la studentessa, «non è un organismo chiuso o definito. Resta un cantiere aperto per tutti i giovani della città», dove nascono nuovi progetti e collaborazioni che arricchiscono la vita della comunità, in vista del titolo di Capitale europea dei giovani 2027 e degli anni a seguire.
