Stop al gas russo in Ue, via libera definitivo dal Parlamento europeo. Lega e M5s votano contro

È arrivato a larghissima maggioranza il via libera definitivo del Parlamento europeo allo stop di importazioni di gas e gnl dalla Russia. Il regolamento che impone un divieto totale delle importazioni in Ue dall’autunno 2027 è stato approvato dall’Aula di Strasburgo con 500 voti a favore, 120 contrari e 32 astenuti. Un risultato praticamente scontato, specialmente dopo l’intesa raggiunta nelle scorse settimane dalle istituzioni comunitarie. A questo punto, la decisione dovrà essere ancora formalmente approvata dal Consiglio Ue prima di essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
Tra gli italiani contrari Lega e M5s
A favore dello stop all’importazione di gas da Mosca si sono espressi favorevolmente quasi tutti i gruppi politici europei. Tra le fila dei contrari ci sono sopratutto le destre dei Patrioti, la famiglia politica a cui aderisce la Lega, e una parte della sinistra di The Left, a cui sono iscritti per l’Italia il Movimento 5 stelle e Sinistra Italiana. Scorrendo tra i tabulati del voto di oggi a Strasburgo, sono 14 in tutto gli italiani che hanno espresso parere contrario sul regolamento. Si tratta di sette eurodeputati della Lega (Paolo Borchia, Susanna Ceccardi, Aldo Patriciello, Silvia Sardone, Raffaele Stancanelli, Isabella Tovaglieri, Roberto Vannacci) e altrettanti del Movimento 5 stelle (Danilo Della Valle, Mario Furore, Carolina Morace, Valentina Palmisano, Gaetano Pedullà, Dario Tamburrano, Pasquale Tridico). Gli eurodeputati iscritti a Sinistra Italiana, che pure fa parte di The Left, hanno votato invece a favore del provvedimento.
Quando entra in vigore lo stop al gas russo
Lo stop al gas russo comincerà sei settimane dopo l’entrata in vigore del regolamento, con un approccio graduale per i contratti di fornitura già in essere. Da fine 2026 ci sarà il divieto totale per il gas naturale liquefatto, mentre dall’autunno 2027 lo stesso avverrà anche per il gas via tubo. Più nello specifico, i contratti di fornitura a breve termine conclusi prima del 17 giugno 2025 dovranno essere interrotti entro il 25 aprile 2026 per il gnl e dal 17 giugno 2026 per il gas da gasdotto. Per i contratti a lungo termine, il divieto scatterà dal primo gennaio 2027 per il gnl e dal 30 settembre 2027 per il gas via tubo.
Verso un divieto anche sul petrolio
A inizio anno, la Commissione europea dovrebbe presentare un’altra proposta per abbattere le ultime importazioni di petrolio, sempre entro la fine del 2027. Ad oggi sono solo due i Paesi Ue che ancora si affidano a Mosca per le forniture di greggio. Si tratta della Slovacchia e dell’Ungheria, i due Paesi con i governi considerati più filorussi. Chi non rispetterà il divieto sull’import di gas e petrolio russi rischia di andare incontro a sanzioni. In caso di «minaccia alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico» di uno o più Stati membri, le istituzioni europee potranno attivare la clausola di sospensione del regolamento.
