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Guidava ubriaco ma «perché era stressato», il giudice gli crede: la sentenza ribaltata a Bolzano

18 Dicembre 2025 - 09:36 Giovanni Ruggiero
Carabinieri, posto di blocco
Carabinieri, posto di blocco
Dopo essersi schiantato contro il guardrail, l'uomo era stato soccorso dagli operatori del 118 che lo avevano trovato con una bottiglia di spumante in mano. I dubbi sui test e il «turbamento» per l'incidente

Era molto stressato quando un automobilista a Bolzano ha provocato un incidente ubriaco al volante. Eppure il giudice in secondo grado ha deciso di assolverlo «per non aver commesso il fatto», ribaltando completamente la sentenza di primo grado che lo aveva condannato a un’ammenda da 8.000 euro per guida in stato di ebbrezza, con tanto di revoca della patente e confisca del mezzo. L’uomo si era visto condannare con l’aggravante di aver provocato l’incidente nelle ore notturne.

L’incidente nel 2022: trovato dai soccorritori con la bottiglia di spumante

Il caso riguarda un incidente avvenuto sulla Mebo la sera dell’11 settembre 2022, quando l’imputato, un altoatesino alla guida di un furgone, perse il controllo del veicolo a causa dello scoppio di uno pneumatico, finendo contro il guardrail. Quando arrivarono i soccorritori della Croce Bianca, l’uomo fu trovato con una bottiglia di spumante in mano. La difesa, affidata agli avvocati Vittorio Papa e Alessandro Lorenzi, ha sostenuto che l’avesse bevuta solo dopo il sinistro, «profondamente turbato per quanto successo e a causa del periodo di forte stress che stava attraversando».

I vizi tecnici degli accertamenti ospedalieri

Il tribunale di Bolzano ha accolto la tesi difensiva anche grazie ai rilievi dei consulenti di parte sugli accertamenti ospedalieri. Secondo i tecnici, gli esami dai quali era emerso un valore di 2,15 grammi di alcol per litro non avrebbero alcun valore legale. Il problema sta nel metodo utilizzato, perché invece di rilevare la reale alcolemia, cioè la concentrazione di alcol nel sangue, il test aveva misurato l’alcol in un derivato del sangue, ossia il plasma, nel quale il dato risulta sovrastimato. I consulenti di parte hanno poi spiegato che, anche volendo considerare valido quel risultato, sarebbe stato impossibile stabilire quale fosse il tasso alcolemico effettivo al momento del sinistro, visto che era stato fatto un unico prelievo e a grande distanza temporale, almeno 150 minuti dopo l’incidente