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Matilde Baldi uccisa da una gara tra Porsche. Il fidanzato: «Vendetta? Sarebbe peggio» 

19 Dicembre 2025 - 09:39 Ugo Milano
matilde baldi morta incidente porsche
matilde baldi morta incidente porsche
La 20enne era in macchina con sua madre in autostrada quando la loro 500 è stata travolta da un’auto a tutta velocità. Due piccoli imprenditori sono stati iscritti nel registro degli indagati

Sfrecciavano a più di 200 chilometri orari, fianco a fianco, sulle loro Porsche in autostrada. Si guardavano, pigiavano sull’acceleratore per vedere chi era il più veloce tra i due. Poi la 911 GT3 ha travolto la Fiat 500 dove stavano viaggiando Matilde Baldi e la madre. La giovane, 20enne studentessa di Economia, è morta dopo 5 giorni di coma mentre Elvia Pia è in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Sarebbe una gara tra auto, dunque, la causa dell’incidente avvenuto lo scorso giovedì lungo la Asti-Cuneo. I due conducenti delle Porsche, targate tedesche ma di proprietà di due piccoli imprenditori astigiani, sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio stradale (chi era al volante della GT3) e per cooperazione colposa (il secondo), mentre entrambi dovranno rispondere per aver gareggiato in velocità su veicoli a motore. 

L’incidente e le parole del fidanzato: «Ha donato gli organi salvando 10 persone»

Lo scontro fatale è avvenuto intorno alle 20.30 di giovedì scorso, quando Matilde Baldi e la madre stavano tornando verso la loro abitazione a Montegrosso d’Asti. «Ci hanno colpite all’improvviso, e siamo volate in aria» sono le uniche parole che Elvia Pia è riuscita a dire durante il ricovero in ospedale. La donna dovrà subire una serie di interventi chirurgici maxillofacciali. La figlia, studentessa e barista al centro commerciale “Il Borgo” di Asti, ha avuto la peggio: ha sbattuto la testa contro l’abitacolo morendo cinque giorni dopo all’ospedale di Alessandria. Prima di morire, ha raccontato a Repubblica commosso il fidanzato Francesco Tozaj, la 20enne ha donato i suoi organi: «Ha salvato dieci vite. Una gara dietro la sua morte? Non mi interessa, nulla me la darà indietro», ha aggiunto il 25enne. «Dovrei vendicarmi? Mi toglierei il verme che ho dentro ma sarebbe ancora peggio».

Il finto testimone e le indagini

A confermare l’ipotesi della gara di velocità tra le due Porsche sarebbe stato il conducente sull’auto che non ha tamponato la 500 di Matilde Baldi. L’uomo si è presentato spontaneamente dalla polizia e ha raccontato la scena, fingendosi però un testimone qualunque e senza ammettere di aver preso parte a quella corsa all’impazzata tra le vetture sulla autostrada A23. Per chiarire fino in fondo la dinamica dell’incidente bisognerà aspettare la consulenza tecnica cinematica ordinata dalla pm Sara Paterno. 

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