Anziana muore nelle fasi del decollo, i passeggeri accusano i familiari: «L’hanno imbarcata già morta». Il caso del volo per Londra

Un volo EasyJet partito da Malaga e diretto a Londra Gatwick è finito al centro di un caso controverso dopo la morte di una donna britannica di 89 anni il 18 dicembre. Secondo la versione ufficiale, l’anziana sarebbe deceduta durante le fasi di partenza dell’aereo. Diversi passeggeri, però, sostengono che fosse già morta prima dell’imbarco e accusano la famiglia di aver tentato di farla viaggiare fingendo che stesse dormendo. Le varie testimonianze, alcune diffuse anche sui social, hanno sollevato molti dubbi sulla gestione della famiglia e sul ruolo della compagnia aerea. Il volo in questione, numero EZY8070 delle 11.45, è stato fermato prima dell’arrivo e i passeggeri sono stati fatti scendere, con un ritardo complessivo che ha raggiunto le dodici ore. Per la compagnia aerea, la causa è stata un’emergenza medica a bordo conclusasi tragicamente.
I sospetti dei passeggeri
Una passeggera ha denunciato l’accaduto online parlando apertamente di «un cadavere pronto per essere imbarcato», accusando la compagnia di aver permesso una situazione che definisce assurda. Altri viaggiatori hanno confermato la sensazione che la donna fosse già senza vita, raccontando di essersi scambiati sguardi e commenti scioccati mentre assistevano alla scena. «Oh mio Dio, sembra morta», avrebbero commentato diversi passeggeri a bordo in quel momento. La 19enne Elizabeth, seduta poco distante dalla famiglia, ha riferito ai media britannici di aver intuito fin da subito che non era viva e descrivendo l’insistenza dei parenti nel comportarsi come se l’anziana lo fosse ancora. Dopo l’intervento dei paramedici e la constatazione del decesso, ciò che ha colpito diversi passeggeri è stata la calma dei parenti, descritti come privi di segni di shock o disperazione, intenti a parlare con il personale senza apparente turbamento.
Il possibile movente economico
Secondo quanto riportato dalla stampa britannica, la famiglia non avrebbe stipulato un’assicurazione di viaggio. In caso di decesso all’estero, il rimpatrio della salma comporta procedure complesse e costi molto elevati, spesso pari a diverse migliaia di euro. Questa circostanza alimenta il sospetto che si sia tentato di riportare la donna nel Regno Unito evitando così spese enormi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità spagnole sui sospetti vari dei passeggeri. E la compagnia EasyJet, da parte sua, respinge le accuse. In una nota, un portavoce ha dichiarato che la compagnia non era a conoscenza di alcun decesso prima dell’imbarco e che l’aereo è rientrato al gate perché un passeggero necessitava di assistenza medica urgente, poi risultata fatale.
