Manovra, nelle grandi città le case fino a 200mila euro restano fuori dal calcolo dell’Isee: cosa cambia e quali sono i comuni interessati

La commissione Bilancio del Senato ha approvato sabato 20 dicembre una modifica alla manovra che innalza a 200mila euro il valore massimo dell’abitazione principale escluso dal calcolo dell’Isee per i nuclei familiari residenti nei comuni capoluogo delle aree metropolitane. La misura mira a tenere conto dei più elevati valori immobiliari presenti nelle grandi città, ampliando la platea delle famiglie che potranno beneficiare dell’esclusione della casa di proprietà dal computo dell’indicatore economico.
I comuni interessati
La legge di bilancio aveva già previsto un aumento significativo del tetto di esclusione, portandolo da 52.500 a 91.500 euro, con un’ulteriore maggiorazione di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. In sede di conversione, è stato poi introdotto l’ulteriore innalzamento fino a 200mila euro per i nuclei residenti nelle città metropolitane, tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Venezia, Genova, Bari, Palermo, Catania e Cagliari, oltre a Messina, Reggio Calabria e Sassari.
La manovra in Aula
È approdata questa mattina nell’Aula del Senato, presieduta da Ignazio La Russa, la legge di bilancio. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è detto «soddisfatto» del lavoro svolto. «È come arrivare in vetta, il sentiero è tortuoso ma l’importante e arrivare in vetta, non c’è un’altra strada», ha dichiarato il ministro, intercettato mentre lasciava il Senato dove è in corso la discussione. Nel pomeriggio non è escluso che il ministro intervenga in Aula nel corso delle repliche.
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