Pedaggi mai pagati per 2.200 euro: finisce a processo per le furbate ai caselli. Ecco come faceva

Per oltre un anno avrebbe attraversato i caselli autostradali di Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna senza pagare il pedaggio. In tutto 51 passaggi irregolari, per un danno stimato in circa 2.200 euro. Protagonista della vicenda è un artigiano cinquantenne di La Spezia, ora finito a processo a Genova con l’accusa di truffa ai danni di Autostrade.
Come faceva a non pagare
L’uomo viaggiava a bordo di una Fiat Panda e, secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale, utilizzava biglietti smagnetizzati: in questo modo non risultava il casello di ingresso e diventava impossibile calcolare l’importo corretto del pedaggio. Un sistema che gli avrebbe consentito di percorrere anche tratte molto lunghe, in alcuni casi di centinaia di chilometri, senza sborsare un euro. I viaggi “gratis” sarebbero andati avanti per circa quattordici mesi, tra il 2021 e il 2022, fino all’identificazione dell’uomo da parte degli agenti. La querela è stata presentata dal procuratore speciale di Autostrade alla polizia stradale di Genova, motivo per cui il procedimento si è svolto nel tribunale del capoluogo ligure. Dopo aver saldato integralmente quanto dovuto, il reato è stato dichiarato estinto. All’artigiano è stata restituita anche l’auto, che nel frattempo era stata sequestrata.
