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Si dimette Mattia Missiroli, il sindaco di Cervia è accusato di maltrattamenti alla moglie: «Noi travolti da un’esposizione mediatica durissima»

23 Dicembre 2025 - 18:28 Cecilia Dardana
mattia missiroli
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Nel messaggio di dimissioni, Missiroli ribadisce «con profondo dolore» la propria «totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza»

Il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, ha annunciato le proprie dimissioni dopo essere stato indagato con l’accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie. «In questo momento non sarebbe possibile affrontare una situazione così complessa con la necessaria lucidità, né garantire la serenità che l’istituzione comunale merita», ha spiegato Missiroli, motivando la scelta di lasciare l’incarico. Il primo cittadino ha aggiunto di voler concentrare «ogni energia» sulla tutela della propria onorabilità e, soprattutto, sui figli, «che hanno bisogno di un padre pienamente presente in una fase così delicata della loro vita».

Missiroli: «Totale estraneità»

La vicenda è emersa dopo che la donna si è presentata in ospedale a Ravenna il 5 dicembre scorso sostenendo di essersi ferita al braccio a causa di una caduta domestica. I medici non hanno ritenuto credibile la versione, ed è scattato il codice rosso dopo la segnalazione alle forze dell’ordine. A quel punto la procura di Ravenna ha aperto un fascicolo d’inchiesta, chiedendo anche la custodia cautelare in carcere, poi respinta dal giudice. Nel messaggio di dimissioni, Missiroli ribadisce «con profondo dolore» la propria «totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza». Nonostante ciò, ha ritenuto «responsabile» fare un passo indietro per non compromettere il funzionamento dell’amministrazione comunale.

«Travolti da un’esposizione mediatica durissima»

In una lunga nota diffusa dal Comune, il sindaco afferma che negli ultimi giorni lui e la sua famiglia sono stati «travolti da un’esposizione mediatica durissima, che non ha colpito solo me come amministratore pubblico, ma anche i miei affetti più cari e, soprattutto, i miei figli. In questa vicenda non ci sono soltanto ruoli istituzionali: ci sono persone, relazioni e bambini che stanno pagando un prezzo altissimo. Colpisce, in particolare, la rapidità con cui si è arrivati a giudizi pubblici e definitivi, in tempi che non coincidono con quelli della giustizia e dell’accertamento dei fatti».

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