Le foto di Clinton, il falso video del suicidio, la vittima identificata: Trump e gli Epstein files che «distraggono dai miei successi»

Il presidente Donald Trump si rammarica per Bill Clinton. E dice che la pubblicazione degli Epstein Files serve a «distrarre dai suoi successi». Mentre 15 vittime del miliardario pedofilo dicono che la pubblicazione è soltanto parziale. E che il Dipartimento di Giustizia ha lasciato in evidenza «le identità di molte vittime, causando danni immediati e reali». Una di loro dice alla Cnn: «Sono distrutta».
Gli Epstein Files
Il Dipartimento era obbligato da una legge del Congresso – firmata con riluttanza da Trump – a pubblicare l’intero fascicolo prima del 19 dicembre. Ma solo una parte dei documenti è realmente disponibile per il download. Molti sono stati censurati. Come le 119 pagine delle trascrizioni delle deliberazioni della giuria. Il Dipartimento ha chiesto più tempo per ricontrollare i documenti prima della pubblicazione. Secondo i Dem invece questo ritardo è una manovra politica volta a evitare la divulgazione di informazioni potenzialmente dannose per il presidente.« Si tratta chiaramente di un insabbiamento», ha dichiarato il leader democratico del Senato Chuck Schumer, presentando un disegno di legge per aumentare la pressione sul dipartimento.
Le foto di Clinton
Trump da Mar-a-Lago ha espresso preoccupazione per la pubblicazione dei dossier e delle foto. Sostenendo che potessero danneggiare l’immagine di persone innocenti. «Tutti erano gentili con quest’uomo. Bill Clinton era suo amico, ma tutti lo erano». Mentre chi lo ha incontrato a una festa «si troverà l’immagine rovinata». Tra i circa 4.000 file pubblicati venerdì, diverse foto mostrano Jeffrey Epstein con superstar come Michael Jackson, Mick Jagger e Bill Clinton, che appare in una Jacuzzi accanto a una figura mascherata. Lunedì, il team di Clinton ha esortato il Dipartimento di Giustizia a pubblicare tutti i documenti contenuti nei file che lo riguardano, affermando in un comunicato stampa che non aveva nulla da nascondere. «Qualcuno o qualcosa è protetto. Non sappiamo chi, cosa o perché. Ma sappiamo una cosa: non abbiamo bisogno di quel tipo di protezione», ha dichiarato un portavoce dell’ex leader democratico.
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Il video falso
Il Dipartimento di Giustizia ha anche pubblicato un video falso di Epstein in carcere che sembra tentare il suicidio. Il filmato di 12 secondi ha infiammato i social, fino a che non è stato scoperto che si trattava di un falso. Il video è stato pubblicato senza alcuna spiegazione dalle autorità Usa.
L’amministrazione Trump, riporta il New York Post, ha confermato che si trattava di un falso in circolazione su YouTube da anni. Mentre una donna ha avvisato i funzionari del Dipartimento di Giustizia durante il fine settimana che le sue informazioni non erano state oscurate, secondo uno scambio di e-mail visionato dalla CNN.
La vittima identificata
Un funzionario ha risposto che avrebbe trasmesso il suo messaggio a coloro che si occupano dei documenti e delle censure. La vittima ha ricontattato il Dipartimento di Giustizia domenica per informarlo che il suo nome era ancora pubblico nei fascicoli Epstein. Lunedì pomeriggio il suo nome era ancora visibile in diversi punti. «Il motivo per cui mi sento così è che non si tratta solo di me e di quello che mi è successo. Ho paura per la bambina che in questo momento sta chiamando l’FBI per chiedere aiuto», ha detto la donna. «Ho tanta paura per lei, perché se io devo fare tutto questo adesso… non ho parole. Non ho proprio parole. Mi fa male al cuore. Mi tormenta nel profondo».
