Gender fluid e linguaggio, la transizione di Martu da maschio a un genere indefinitamente femminile

Martuè una studentessa venticinquenne di Monza. Dopo aver lavorato per un anno e mezzo in un’organizzazione sindacale, ora è in disoccupazione.


«Hocominciato da poco un processo di transizione dal genere maschile a un genere indefinitamente femminile», racconta.Il primo intervento è stato cambiaredal pronome maschile a quello femminile. Anche il nome che ha scelto di darsi, Martu, le è servito per nondoversi collocare già in partenza in uno dei due generi classici. La u finale rappresenta una volontà precisa di rivendicare «l’esigenza di un terzo genere. Quando mi presento a una persona, voglio sottolinearlo».


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